MONTE ZATTA – 1404 m
Settore: Appennino Ligure
Gruppo: Appennino Spezzino
Descrizione
Il Monte Zatta è una massiccia montagna arenacea che si eleva lungo lo spartiacque principale appenninico, tra il Passo del Bocco e la Colla Craiolo. Si tratta di una delle montagne più notevoli dell’intero Appennino Ligure.
La sua morfologia è molto simile ad altre montagne arenacee che si trovano nei pressi, come il Monte Càucaso e il Monte Ramaceto. La cresta sommitale è lunga e rettilinea, e culmina in varie cime; se ne distinguono tre principali: il Monte Zatta di Ponente (1355 m) rappresenta l’estremità occidentale del costone, e sovrasta la Valle Sturla con un imponente versante triangolare; la cima centrale (1371 m) sorge in posizione mediana ed è sormontata da una croce e da una panchina in legno; il Monte Zatta di Levante (1404 m) è la cima principale, e si trova nella zona centro-orientale del crestone; la vera e propria estremità orientale è invece costituita dal Monte Prato Pinello (1392 m), importantissimo nodo orografico che dirama verso sud-est il costolone che delimita la Val di Vara a sud-est.
La cresta sommitale separa due versanti decisamente asimmetrici. Il lato nord, che si affaccia sul lato della Val di Taro, segue la superficie dei potenti strati arenacei che costituiscono la montagna: per questo si presenta dolce e coperto da una bellissima faggeta; il lato sud, che domina la testata della Val Graveglia, taglia perpendicolarmente questi strati, e si presenta altissimo, ripidissimo e dirupato, praticamente spoglio dalla vegetazione.
Dalla cresta sommitale del Monte Zatta, il panorama verso nord è limitato dalla faggeta, che giunge fino in vetta; al contrario, il panorama verso sud è vastissimo, con il gruppo dei monti Porcile, Roccagrande e Treggin, il mare, gran parte dell’Appennino Ligure orientale, le isole toscane e la Corsica. Il toponimo è di origine dialettale e significa “scodella”, riferendosi alla concavità del versante sud della montagna.
La sua morfologia è molto simile ad altre montagne arenacee che si trovano nei pressi, come il Monte Càucaso e il Monte Ramaceto. La cresta sommitale è lunga e rettilinea, e culmina in varie cime; se ne distinguono tre principali: il Monte Zatta di Ponente (1355 m) rappresenta l’estremità occidentale del costone, e sovrasta la Valle Sturla con un imponente versante triangolare; la cima centrale (1371 m) sorge in posizione mediana ed è sormontata da una croce e da una panchina in legno; il Monte Zatta di Levante (1404 m) è la cima principale, e si trova nella zona centro-orientale del crestone; la vera e propria estremità orientale è invece costituita dal Monte Prato Pinello (1392 m), importantissimo nodo orografico che dirama verso sud-est il costolone che delimita la Val di Vara a sud-est.
La cresta sommitale separa due versanti decisamente asimmetrici. Il lato nord, che si affaccia sul lato della Val di Taro, segue la superficie dei potenti strati arenacei che costituiscono la montagna: per questo si presenta dolce e coperto da una bellissima faggeta; il lato sud, che domina la testata della Val Graveglia, taglia perpendicolarmente questi strati, e si presenta altissimo, ripidissimo e dirupato, praticamente spoglio dalla vegetazione.
Dalla cresta sommitale del Monte Zatta, il panorama verso nord è limitato dalla faggeta, che giunge fino in vetta; al contrario, il panorama verso sud è vastissimo, con il gruppo dei monti Porcile, Roccagrande e Treggin, il mare, gran parte dell’Appennino Ligure orientale, le isole toscane e la Corsica. Il toponimo è di origine dialettale e significa “scodella”, riferendosi alla concavità del versante sud della montagna.
Vie d’accesso
Ritorna a: Appennino Spezzino