MONTE VERRUGA – 1208 m

Settore: Appennino Ligure
Gruppo: Appennino Spezzino

Descrizione

Il Monte Verruga (1208 m) si innalza a poca distanza dal più conosciuto Monte Porcile, lungo un contrafforte secondario che si protende all’interno della Val di Vara. Si tratta di una montagna arcigna e piuttosto imponente, specialmente se vista dall’alta Val di Vara; di poco più bassa rispetto al Monte Porcile, ne replica la sagoma in maniera curiosa, anche se i suoi versanti sono più ripidi e rocciosi.
La vetta della montagna è infatti formata da un massiccio groppo roccioso, difeso su più lati da balze, ardite creste e ripidi canaloni erbosi; la roccia che lo costituisce è il diaspro, una roccia sedimentaria silicea dal caratteristico colore rosso, che si presenta in fittissime stratificazioni ripiegate. Sulla cresta sommitale, stretta e allungata, si trova una grande croce metallica.
Il versante sud-est del Monte Verruga è piuttosto dirupato nella parte superiore, mentre più in basso si fa dolce, coperto da prati, arbusti e boschetti; è spezzato da un dentellato crestone roccioso, che si allunga nell’impressionante bastionata del Monte Scogliera (991 m). Alla base del Monte Scogliera si stende l’appartata Valle Lagorara, in cui si trova uno dei più importanti siti archeologici della Liguria di levante: un’antichissima cava di diaspro, in cui sono stati ritrovati numerosi utensili e reperti ceramici, e che secondo gli studiosi era sfruttata già nel 3500 a.C. (!).
Più ripido e ombroso rispetto al versante sud-est, il versante nord-ovest del Monte Verruga è sorretto da imponenti bastionate rocciose, alte anche più di 100 metri, alternate a ripidi valloni boscosi; alla base di uno di questi dirupi, detti Rocche di Vailetti, si trovava una miniera di manganese, sfruttata fino alla seconda metà del secolo scorso. Il versante è interrotto da un costone di bianche rocce calcaree, che si allunga verso nord-ovest per alcune centinaia di metri; oltre la piccola cima del Monte Baralucco (1033 m), il contrafforte termina e precipita con alti dirupi rossastri di diaspro.
​Il Monte Verruga è un eccezionale balcone panoramico, specialmente verso la Val di Vara, di cui si riesce a seguire tutto lo sviluppo dalla testata alla foce; ottima la prospettiva sui monti Zuccone e Gòttero, che chiudono a nord la valle con le loro moli massicce e le loro sconfinate faggete. Sullo sfondo si osservano parte dell’Appennino Tosco-Emiliano e le Apuane in grande spolvero, con la Versilia ai loro piedi. Il Mar Ligure è solo parzialmente coperto dalla vicina sagoma del Monte Porcile; se si è fortunati, si possono vedere le isole dell’Arcipelago Toscano e la Corsica. Verso nord la vista spazia fino agli elevati massicci dei monti Aiona, Penna, Nero e Ràgola, mentre verso ovest si apre sconfinata verso l’Appennino Ligure, il Golfo di Genova e, all’orizzonte, le Alpi Liguri, Marittime e Cozie.
Nonostante il fantastico panorama e la grande varietà degli ambienti, il Monte Verruga rimane una vetta poco conosciuta e ancora meno frequentata. Almeno in parte, questo è dovuto all’abbandono dei sentieri che ne risalgono i fianchi: in alcuni casi (come ad esempio il sentiero FIE che guidava in vetta) il segnavia non sono stati più ripristinati e oggi sono completamente scomparsi; in altri casi (si parla di buona parte della rete di percorsi numerati CAI in Val di Vara) i segnavia non esistono sul terreno, e a volte non esistono neanche i sentieri. Nonostante questa situazione sentieristica, salire sul Monte Verruga non è difficile, basta solo capire quali percorsi esistono e quali no (e state sicuri che li andrò a cercare uno per uno).

Vie d’accesso

  1. Anello da Colli di Valletti
  2. Dal Passo del Biscia (vedi deviazione)
I monti Verruga e Porcile dai pressi di Codivara
I monti Verruga e Porcile dai pressi di Codivara (8 maggio 2022)

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