Il Monte Róssola (563 m) si eleva a brevissima distanza dal mare, e separa l’ampia baia di Lévanto da quella più piccola e più appartata dove giace Bonassola. Nonostante la quota modesta, ha l’aspetto di una montagna vera, selvaggia e arcigna: le sue forme sono massicce e imponenti, e le rocce basaltiche bruno-rossastre che lo compongono affiorano a più riprese dai suoi versanti, a tratti formando vere e proprie pareti quasi verticali.
La cresta sommitale del Monte Róssola è in gran parte rocciosa e abbastanza tormentata, costituita da vari dossi aerei. Sul più alto di essi si trova la grande croce di vetta, in legno; nei pressi c’è una lastra in pietra che reca una poesia dedicata alla Madonna. La cresta sommitale precipita verso sud-est con una parete rocciosa alta varie decine di metri, mentre sul lato opposto digrada più lentamente. I versanti inferiori sono invece in gran parte ricoperti da arbusti e da macchia, oppure da piccole macchie di pini e lecci sopravvissuti ai numerosi incendi che, purtroppo hanno colpito la zona.
Dalla vetta del Monte Róssola si osserva un panorama straordinario. Prima di tutto è bellissima la vista aerea dei borghi marinari di Lévanto e Bonassola, con le loro baie dalle acque cristalline; si vede poi tutta la Riviera Ligure, con il Monte di Portofino in bell’evidenza. Verso ovest il panorama si spinge fino alle lontane vette delle Alpi Liguri, Marittime e Cozie fino al Monviso. Sul lato opposto invece, oltre il vicino crinale che delimita la Val di Vara, si eleva il gigantesco dorso del Monte Góttero, spunta il lontano Monte la Nuda e svettano le dentellate Alpi Apuane al gran completo. Se si è fortunati, all’orizzonte verso sud si vedono le isole dell’Arcipelago Toscano e la Corsica.
Sul versante occidentale del Monte Róssola si trovano numerose piccole cave abbandonate dove si estraeva il “Rosso di Lévanto”, pregiata pietra ornamentale; essa è di solito impropriamente definita “marmo rosso”, ma in realtà è una breccia ofiolitica.

1. Da Bonassola
2. Da Lévanto