MONTE ROCCAGRANDE – 971 m
MONTE TREGGÍN – 870 m
MONTE BIANCO – 877 m
Settore: Appennino Ligure
Gruppo: Appennino Spezzino
Descrizione
Il Monte Roccagrande (971 m) è una bella cima rocciosa, tra le più importanti del sottogruppo del Monte Porcile. Domina la piccola piana costiera di Sestri Levante, da cui appare abbastanza imponente, con una caratteristica forma a cupola; dalle altre direzioni tende ad assumere una forma piramidale, più o meno aguzza, ma sempre rossastra a causa del colore dei diaspri che la costituiscono. Si tratta inoltre di un importante punto nodale: sorge all’incrocio tra le valli Petronio, Grómolo e Graveglia. Nonostante la posizione dominante e il vasto panorama che offre, il Monte Roccagrande è una cima poco conosciuta e poco frequentata, fatto causato anche dall’abbandono dei sentieri che salgono in vetta.
Molto più conosciuto, e anche più appariscente e caratteristico, è il Monte Treggìn (870 m); si tratta di un altro enorme scoglio di diaspri, che sorge lungo lo spartiacque Grómolo-Petronio a sud del Monte Roccagrande, ed è separato da questo per mezzo del Passo della Roccagrande. Il Monte Treggìn sovrasta il caratteristico paese di Bargone con notevoli strutture rocciose: il vertiginoso crestone sud, che si sviluppa per alcune centinaia di metri, e la verticale parete est, alta circa 80 metri, e sovrastante un ripidissimo versante di intricate boscaglie. La vetta della montagna è costituita da un’affilata crestina rocciosa, sul cui punto più alto sorge una statuetta della Madonna; il versante ovest è invece più dolce, costituito da un alternarsi di boscaglie, sfasciumi e piccoli affioramenti rocciosi.
Dalla cima del Monte Treggin, nelle giornate limpide, si gode di un vastissimo panorama sulla Riviera Ligure e sull’Appennino circostante; belle soprattutto le viste sui monti più vicini, dalla Roccagrande al Monte Porcile e all’Alpe di Maissana, e il panorama aereo sulla conca di Bargone. Sull’origine del toponimo ci sono varie ipotesi: si potrebbe far riferimento al dialettale treggia, cioè “triglia”, a causa del caratteristico colore dei diaspri che costituiscono la montagna, oppure, visto che il monte è noto anche come “Teghìn”, si può far riferimento al termine prelatino teg, che significa “capanna”.
Sul versante occidentale delle due montagne, alla testata della Val Grómolo, si trova l’Agriturismo “le Sorgenti del Gromolo“. Dal 2017, inoltre, nei pressi del Colle Aietta, si trova il Rifugio Treggin Roccagrande, gestito dai proprietari del sottostante agriturismo; il rifugio può ospitare, previa prenotazione, da 15 a 30 persone, ed è dotato di acqua, riscaldamento a legna, elettricità prodotta con pannelli solari, posti letto, due bagni e piano cottura.
Dal nodo del Monte Roccagrande si dirama un secondo contrafforte, che si spinge verso nord-ovest facendo da spartiacque tra la Val Graveglia e la Val Grómolo. Lungo questo contrafforte sorge il Monte Bianco (877 m), isolata montagna dalla forma trapezoidale e dai fianchi ripidi, da non confondere con l’omonima cima lievemente più nota che si trova in Val d’Aosta. Il Monte Bianco è una cima piuttosto varia dal punto di vista geologico: alla base del rilievo affiorano serpentiniti e oficalciti, estratte in alcune cave per il loro valore ornamentale; la parte sommitale è invece costituita da diaspri rossastri e calcari biancastri. Il versante sud è ripidissimo e arbustivo, mentre il versante nord è più dolce e coperto dal bosco. Dalla vetta si ha un bellissimo panorama sulla Val Grómolo, su Sestri Levante e sulle cime circostanti.
Molto più conosciuto, e anche più appariscente e caratteristico, è il Monte Treggìn (870 m); si tratta di un altro enorme scoglio di diaspri, che sorge lungo lo spartiacque Grómolo-Petronio a sud del Monte Roccagrande, ed è separato da questo per mezzo del Passo della Roccagrande. Il Monte Treggìn sovrasta il caratteristico paese di Bargone con notevoli strutture rocciose: il vertiginoso crestone sud, che si sviluppa per alcune centinaia di metri, e la verticale parete est, alta circa 80 metri, e sovrastante un ripidissimo versante di intricate boscaglie. La vetta della montagna è costituita da un’affilata crestina rocciosa, sul cui punto più alto sorge una statuetta della Madonna; il versante ovest è invece più dolce, costituito da un alternarsi di boscaglie, sfasciumi e piccoli affioramenti rocciosi.
Dalla cima del Monte Treggin, nelle giornate limpide, si gode di un vastissimo panorama sulla Riviera Ligure e sull’Appennino circostante; belle soprattutto le viste sui monti più vicini, dalla Roccagrande al Monte Porcile e all’Alpe di Maissana, e il panorama aereo sulla conca di Bargone. Sull’origine del toponimo ci sono varie ipotesi: si potrebbe far riferimento al dialettale treggia, cioè “triglia”, a causa del caratteristico colore dei diaspri che costituiscono la montagna, oppure, visto che il monte è noto anche come “Teghìn”, si può far riferimento al termine prelatino teg, che significa “capanna”.
Sul versante occidentale delle due montagne, alla testata della Val Grómolo, si trova l’Agriturismo “le Sorgenti del Gromolo“. Dal 2017, inoltre, nei pressi del Colle Aietta, si trova il Rifugio Treggin Roccagrande, gestito dai proprietari del sottostante agriturismo; il rifugio può ospitare, previa prenotazione, da 15 a 30 persone, ed è dotato di acqua, riscaldamento a legna, elettricità prodotta con pannelli solari, posti letto, due bagni e piano cottura.
Dal nodo del Monte Roccagrande si dirama un secondo contrafforte, che si spinge verso nord-ovest facendo da spartiacque tra la Val Graveglia e la Val Grómolo. Lungo questo contrafforte sorge il Monte Bianco (877 m), isolata montagna dalla forma trapezoidale e dai fianchi ripidi, da non confondere con l’omonima cima lievemente più nota che si trova in Val d’Aosta. Il Monte Bianco è una cima piuttosto varia dal punto di vista geologico: alla base del rilievo affiorano serpentiniti e oficalciti, estratte in alcune cave per il loro valore ornamentale; la parte sommitale è invece costituita da diaspri rossastri e calcari biancastri. Il versante sud è ripidissimo e arbustivo, mentre il versante nord è più dolce e coperto dal bosco. Dalla vetta si ha un bellissimo panorama sulla Val Grómolo, su Sestri Levante e sulle cime circostanti.
Vie d’accesso
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