MONTE NERO – 715 m
Settore: Appennino Ligure
Gruppo: Appennino Spezzino
Descrizione
Il Monte Nero (715 m), da non confondere con i suoi numerosissimi omonimi, è una piccola montagna che si innalza sul lato sinistro idrografico della Val di Vara. Sorge su una delle numerose diramazioni del piccolo contrafforte che divide le valli dei suoi affluenti Gravegnola e Usurana. Appare imponente se visto dalla piana di Brugnato e Borghetto di Vara, da cui assume una sagoma trapezoidale. Dalla strada che guida a Rocchetta di Vara sembra addirittura un appuntito becco roccioso. Dagli altri versanti è invece meno notevole, e tende ad assumere una forma conica.
Il toponimo si deve alla boscaglia sempreverde che avvolge gran parte della montagna, che le dona un caratteristico colore più scuro rispetto alle alture circostanti. Dalla boscaglia emergono a tratti dirupi rossastri di diaspro; sul fianco occidentale è invece ben visibile l’enorme sguaro dovuto ad un’antica miniera di manganese, attiva almeno dal secolo XVIII e oggi abbandonata.
Il Monte Nero, nonostante non sia certo tra le vette più alte e imponenti della valle, è molto amato dagli abitanti dei vicini paesi di Rocchetta di Vara e Beverone. Nel 1914, per volontà di numerosi parroci e canonici dei paesi circostanti, vi fu innalzata una grande croce. Vent’anni più tardi, accanto alla croce, venne costruita una cappelletta. Un fulmine le danneggiò entrambe nella notte dell’8 dicembre 1950; la croce fu poi ricostruita nel 1954, mentre la cappelletta oggi utilizzata per le messe si trova più in basso, presso una selletta boscosa ad est della cima. Recentemente, nel 2014, è stato festeggiato il centenario della croce di Monte Nero, con grande partecipazione da parte degli abitanti della zona.
Il panorama dalla vetta è molto suggestivo, anche se parzialmente disturbato da alberelli e arbusti che giungono fino quasi alla croce. Si vede benissimo la Val di Vara, con la piana di Brugnato, la catena di montagne che la chiude a sud e il mare, con la Corsica e le Isole Toscane; si osserva una buona parte dell’Appennino Ligure orientale, con i monti Zatta, Aiona, Penna e Gòttero e, più vicino, Dragnone e Civolaro. Più a est, seminascosti dagli arbusti, sbucano i crinali dell’Appennino Tosco-Emiliano e le Apuane.
Vie d’accesso
- Da Beverone: si segue a ritroso questo itinerario fino alla cappelletta di quota 607, quindi si segue la deviazione descritta.
- Da Rocchetta di Vara (vedi deviazione)
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