MONTE MONEGLIA – 522 m

Settore: Appennino Ligure
Gruppo: Appennino Spezzino

Descrizione

Il Monte Moneglia (522 m) costituisce il cardine di un piccolo massiccio montuoso che si eleva direttamente dal mare, tra i centri costieri di Moneglia e Riva Trigoso. Rappresenta l’ultimo bastione del contrafforte che, dopo aver preso origine dal Monte San Nicolao, delimita il lato sinistro idrografico della Val Petronio, separandola dal mare. Il monte culmina con due cime gemelle: la cima occidentale, evitata dai sentieri segnalati, è la più elevata; la cima orientale, raggiunta dai sentieri, è più bassa solo di pochi decimetri (521 m), e nei suoi pressi si trova un tavolino con panche per il picnic. Entrambe le cime sono coperte da arbusti e boscaglia, quindi non offrono panorama. Quindi, come succede spesso nei promontori della Liguria di levante, le parti più interessanti delle montagne non sono le vette ma i costoloni secondari, in particolare quelli che si spingono verso il mare.
Dalla zona sommitale del Monte Moneglia si dipartono a raggiera numerosi contrafforti. Quelli che scendono verso la Val Petronio sono brevi e in gran parte privi d’interesse. Verso sud si dipartono due costoloni principali, separati dal ramificato vallone detto Vallegrande. Il costolone di sud-ovest si spinge verso Riva Trigoso, e termina con il promontorio di Punta Baffe, sormontato dall’omonima torre di avvistamento. Il contrafforte di sud-est forma la cima secondaria del Monte Comunaglia​ (444 m), che offre un panorama molto migliore rispetto al Monte Moneglia. Si divide poi in vari rami secondari, che formano i promontori di Punta Moneglia e del Salto nel Blu.
I promontori di Punta Moneglia e di Punta Baffe sono caratterizzati da notevoli falesie, alte anche più di cento metri e costituite da enormi strati di arenaria. Tra i promontori si aprono alcune pittoresche calette; la più vasta è quella di Vallegrande, dove si trova una bella spiaggia, ma ce ne sono altre molto più appartate e selvagge, come ad esempio la Spiaggia della Valletta. Tutto il versante a mare del promontorio è percorso dalla cosiddetta Strada delle Gallerie, che collega Riva Trigoso a Moneglia sul percorso della vecchia ferrovia; la strada sbuca all’aperto solamente in corrispondenza di Vallegrande e in pochissimi altri punti.
​Accanto ad angoli di natura selvaggia e panorami pittoreschi, purtroppo, il promontorio del Monte Moneglia mette in mostra la devastazione dovuta ai ripetuti incendi. Gran parte del promontorio porta ancora i segni di un disastroso incendio avvenuto nel 2004; la vegetazione si sta lentamente riprendendo, ma dalla macchia affiorano qua e là scheletri di pini morti, e in numerose zone il suolo impoverito è stato velocemente eroso mettendo a nudo la roccia sottostante. Il versante ovest della montagna (in particolare la Valle Bardi e la valle del Rio Cantagallo) è stato nuovamente colpito da un grande incendio nel 2016, e purtroppo il paesaggio è ancora oggi piuttosto spettrale.

Escursioni sui promontori del Monte Moneglia

Riva Trigoso e il Monte Moneglia
Riva Trigoso e il Monte Moneglia (29 gennaio 2019)

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