Anzère – Pas de Maimbre – la Selle – Sé Rouge
Caratteristiche
Difficoltà: E fino al Pas de Maimbre, poi E/EE
Dislivello in salita: 1350 m circa da Anzère, 530 m circa dalla stazione di Pas de Maimbre
Dislivello in discesa: 50 m circa
Tempo: 3.30 – 4.30 ore da Anzère, 1.30 – 1.50 ore dalla stazione di Pas de Maimbre
Ultima ricognizione: Ottobre 2023
Si tratta di un percorso assai vario. Nella prima parte si sale per comode stradine in un bosco di conifere, quindi si rimonta la ripida comba che conduce al panoramico terrazzo naturale del Pas de Maimbre. Da lì ci si addentra nella selvaggia testata del vallone della Sionne, caratterizzata da una serie di conche sospese modellate dal carsismo. Raggiunto l’alto valico della Selle, si percorre il crestone detritico che porta alla cima del Sé Rouge. L’itinerario può essere notevolmente abbreviato salendo con la cabinovia da Anzère al Pas de Maimbre. In questo caso, si tratta del percorso più breve e comodo per salire in vetta al Sé Rouge.
Itinerario
Si esce dall’autostrada a Sion Est e, alle varie rotonde, si seguono le indicazioni per Ayent. Superata una galleria, si gira a destra e si sale attraverso i paesi di Champlan e Grimisuat. Alla rotonda presso la Coop di Grimisuat si svolta a sinistra, lungo la strada che, con numerosi tornanti, sale prima ad Arbaz e infine ad Anzère (1549 m).
Anzère è la stazione sciistica del comune di Ayent. Il villaggio è costituito in massima parte da edifici moderni, e le piste si sviluppano lungo tutto il versante meridionale del Chamossaire, della Motte e della Pointe d’Hérémence.
I parcheggi presso la partenza della cabinovia sono a pagamento. Volendo, circa 600 m prima di giungervi, ancora fuori dal paese, c’è un largo parcheggio gratuito (quota 1502). Se si parcheggia lì è consigliabile attraversare la strada e salire alcuni metri per agganciarsi al percorso del Bisse de Sion. Seguendo il sentiero dell’acquedotto in dolce salita verso destra, in 10-15 minuti si raggiunge il grande parcheggio di Anzère da cui parte l’itinerario descritto di seguito.
Itinerario
Sul lato sud dei parcheggi, si attraversa la strada di accesso e si raggiunge l’inizio del sentiero segnalato, indicato dalle paline escursionistiche gialle. Si imbocca una carrareccia che taglia in dolce salita, poi piega a destra e rimonta un piccolo costone. La pista gira a sinistra e, attraversato un prato, confluisce in una sterrata più ampia, che va seguita verso destra in salita. Ad un crocevia (quota 1606) si prosegue dritti in salita diagonale, incontrando alcune case isolate. Poco dopo si entra nel bosco e si riceve da destra un’altra sterrata. Tagliando tra abeti e larici, si raggiunge il filo del crinale che si affaccia sul vallone della Sionne (quota 1750 circa).
Deviando pochi metri a sinistra, si può raggiungere un punto panoramico che si affaccia sulla valle del Rodano e su Sion (panchina e pannello esplicativo).
La stradina piega a destra e prosegue in salita poco sotto allo spartiacque, sul versante di Anzère. Effettuati due tornanti, si ritorna sull’ampio dorso del costone, in uno spiazzo ai piedi del rilievo della Brune.
Seguendo tracce discontinue che salgono ripide lungo lo spartiacque, si può guadagnare la vetta della Brune (1951 m), che offre un bel panorama. Dalla vetta, si può scendere direttamente alla selletta a monte con un’ardita scala a pioli che supera una balza strapiombante di circa 20 metri (consigliabile l’attrezzatura da ferrata).
La pista aggira a sinistra la Brune, salendo in diagonale ai piedi di piccoli contrafforti rocciosi. Più in alto il bosco si apre, permettendo alla vista di spaziare sulla sottostante valle della Sionne e sull’imponente Crêta Besse. Si giunge quindi alla selletta (1920 m circa) a monte della Brune. Qui si abbandona la strada sterrata, diretta al vicino Tsalan d’Ayent, per imboccare a sinistra un sentiero segnalato che rimonta il sovrastante costone.
Procedendo tra rocce e boschetti, si aggira a sinistra un dosso, quindi si ritorna in cresta. Il sentiero poi taglia a sinistra a mezza costa per un ripido prato, alto sul vallone della Sionne, e passa a monte di un canalone scosceso. Ad un bivio (quota 2062) si va a sinistra: si scende brevemente, quindi si doppia un contrafforte sfruttando una cengia scavata nella roccia. Si taglia un ripido versante erboso, poi si attraversa un ripido canalone ghiaioso con un minimo di attenzione. Il sentiero rimonta una ripida comba erbosa con alcune svolte, passando accanto alla stazione di uno skilift. Più in alto si gira a destra e si raggiunge la stazione della funivia di Pas de Maimbré (2362 m), situata su un panoramicissimo dosso.
Accanto alla stazione della seggiovia si trova un ristorante con terrazza panoramica. Il dosso è affacciato sulla valle del Rodano, di cui si ha una bella vista, con molte delle cime più alte delle Alpi Pennine sull’altro lato.
Seguendo un’ampia pista, si percorre il costone orizzontale che porta al di sotto del Chamossaire. Si piega quindi a sinistra, lungo un sentiero che taglia quasi in piano ai piedi del ripido versante di erba e roccette della montagna. In pochi minuti si guadagna il vero e proprio Pas de Maimbré (2380 m), situato su un contrafforte secondario.
Attraversando l’intaglio, si entra nuovamente nell’alto vallone della Sionne. Una scala a pioli permette di superare una piccola balza rocciosa. Il sentiero piega quindi a destra e taglia in discesa per ripide chine erbose, alto sul fondovalle. Attraversato un canalone, si giunge ad un bivio (quota 2310) dove si va a destra. Il sentiero prosegue con brevi saliscendi, attraversando alcuni ghiaioni, sul fianco sinistro idrografico dell’ampia conca sospesa di Donin. Si lascia a sinistra una diramazione non segnalata e si riprende a salire, raggiungendo un ripiano (quota 2424) allo sbocco di un ripido valloncello.
Qui si riceve da sinistra il sentiero di fondovalle. Si continua in salita a sinistra, tagliando alla base di un’imponente parete calcarea verticale, in direzione della bastionata rocciosa che chiude la conca in alto. Con due svolte si rimonta una piccola balza di rocce gradinate (corde come corrimano), quindi si prosegue a zigzag tra erba e roccette fino sul bordo dell’ampia conca superiore (quota 2620 circa).
La parte più alta della valle della Sionne è caratterizzata da due vaste conche sospese, separate da un alto gradino di erba e roccette. Le due conche sono state modellate dall’erosione glaciale, e poi dal carsismo: specialmente nella conca superiore si possono vedere le ampie superfici di rocce calcaree, caratterizzate da spaccature, crepacci e pozze. Per via della natura carsica del terreno, in queste due conche non sono presenti corsi d’acqua, in quanto tutta l’acqua viene smaltita per mezzo di condotte sotterranee. Può capitare che, in periodi di grandi piogge o scioglimento della neve, sul fondo della conca superiore si formi un lago effimero.
Lasciando a sinistra il fondo della conca, il sentiero sale in diagonale alle pendici occidentali del Sé Rouge, caratterizzato da grandi pieghe rocciose. Si attraversano alcuni canaloni incisi con un minimo di attenzione, poi, traversando per ampi ghiaioni, si raggiunge una spalla detritica pianeggiante (quota 2720 circa). Si scende brevemente e, appoggiando leggermente a destra, si guadagna il valico della Selle (2708 m).
Si tratta di una vasta sella di fini detriti, che separa il Sé Rouge dal nodo centrale del sottogruppo del Wildhorn. È un importante crocevia di sentieri: sulla sinistra una traccia sale verso il Col des Audannes, che dà accesso al vallone della Morge; dritti oltre il valico, invece, un sentiero a tratti poco evidente scende tra dossi rocciosi fino alla Cabane des Audannes.
Si piega a destra lungo il sentiero segnalato che rimonta il costone detritico del Sé Rouge. Il primo tratto è piuttosto ripido, e viene superato con numerose strette svolte. Guadagnata una spalla, si prosegue con pendenza più dolce in direzione di una piccola balza rocciosa. Il sentiero aggira le rocce sulla sinistra, poi prosegue lungo l’ampio crinale ghiaioso fino all’ometto che indica la cima del Sé Rouge (2893 m). Proseguendo per ancora poche decine di metri, si può raggiungere l’anticima sud-est (2884 m), affacciata su Sion, dove si trova la croce di vetta.
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