MONTE VITALBA – 674 m
POGGIO PIANACCE – 661 m

Settore: Antiappennino
Gruppo: Colline Pisano-Livornesi

Descrizione

Si tratta delle due cime più elevate delle Colline Pisane; sorgono immediatamente ad est rispetto al paese di Castellina Marittima, formando un unico blocco montuoso dalle forme arrotondate, avvolto da folti boschi. Il versante occidentale del piccolo massiccio appartiene al bacino del Fiume Fine, mentre dal versante orientale prende origine il Torrente Sterza, affluente del Fiume Era. Si tratta di vette piuttosto modeste, ma servite da una buona rete di sentieri segnalati, che permettono di effettuare rilassanti escursioni tra folti boschi e crinali aperti e panoramici.
Il Monte Vitalba (674 m) è la cima più elevata e settentrionale delle due. Si presenta come un crestone allungato, orientato ovest-est, curiosamente in maniera perpendicolare al crinale principale delle Colline Pisane. Vista la sua posizione dominante, la lunga cresta sommitale è occupata da ripetitori; sia la vetta che i versanti sono sede di un parco eolico realizzato nel 2006. La presenza delle numerose pale eoliche rende il monte simile ad un puntaspilli, e fa sì che, nonostante le forme anonime, sia ben riconoscibile. Sul punto più alto si trova un cippo dell’IGM, che segnala il punto trigonometrico.
Poco a sud-ovest si eleva il Poggio Pianacce (661 m), un gobbone arrotondato dalla cima piatta, che spicca decisamente meno rispetto al vicino Vitalba: i suoi versanti sono meno ripidi, e non ci sono infrastrutture sulla sua cima. Il colle è in gran parte boscoso, ma i pianori sommitali sono caratterizzati da vaste praterie quasi pianeggianti, da cui il toponimo.
Dal Poggio Pianacce si dirama verso nord-ovest un arrotondato costolone, chiamato Sassi Bianchi a causa delle rocce calcaree che vi affiorano. Tutto il gruppo montuoso di Monte Vitalba e Poggio Pianacce è caratterizzato da una notevole diversità geologica: vi affiorano rocce appartenenti ad un’antica litosfera oceanica (serpentiniti, gabbri e basalti), sormontate da una sequenza sedimentaria costituita da diaspri, calcari a calpionelle e argille a palombini. Le variazioni litologiche, spesso visibili nei tagli stradali e sul fondo dei sentieri, avvengono anche nell’arco di poche decine di metri. Ad esempio, lungo la strada sterrata che sale al Monte Vitalba da sud in una ventina di metri si ha il passaggio da basalti a cuscino ad una masserella di gabbri, a sua volta a brusco contatto con i bianchi calcari a calpionelle.
Dalla cima del Monte Vitalba il panorama è piuttosto disturbato, sia a causa degli alberi, sia a causa di ripetitori e pale eoliche. Il Poggio Pianacce, con le sue ampie radure, offre invece una vista bellissima, specialmente verso ovest (sui Colli Livornesi, sul mare, sulle isole Capraia e Gorgona e sulla Corsica), verso nord fino alle Apuane e all’Appennino Ligure e Tosco-Emiliano, e verso sud (Colline Metallifere, Monte Amiata e Isola d’Elba). Nelle giornate più limpide, come un’isola, oltre il mare possono spuntare le Alpi Liguri e Marittime.

Vie d’accesso

  1. Anello da Castellina Marittima (Sassi Bianchi Trekking)
Il Monte Vitalba dal crinale dei Sassi Bianchi
Il Monte Vitalba dal crinale dei Sassi Bianchi (31 dicembre 2019)

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