Soffioni di San Fedrigo
Molte delle notizie riportate di seguito sono tratte da Geositi: eccellenze della natura nel Parco delle Colline Metallifere – Tuscan Mining Geopark a cura di Armando Costantini, Pacini Editore, 2015, pagg. 129-131.
Tra le manifestazioni geotermiche nell’area del Lago Boracifero, i Soffioni di San Fedrigo sono forse la più evidente e spettacolare. Fuoriescono sul fondo della vallecola del Fosso di Galileo, ad una quota di 191 m, un centinaio di metri a est rispetto alla strada regionale che sale a Monterotondo Marittimo. L’area dei soffioni è recintata e inaccessibile per motivi di sicurezza, ma è osservabile da un buon punto panoramico a poche decine di metri di distanza.
I Soffioni di San Fedrigo sono composti da tre centri di emissione principali. Uno di questi, il più rumoroso e in pressione, si trova in corrispondenza di una perforazione artificiale, mentre gli altri due sono lagoni naturali: caratteristiche pozze di acqua ribollente da cui si sprigionano i vapori e i gas. I soffioni si sono impostati lungo una faglia orientata est-ovest: la faglia rappresenta una fascia di debolezza, attraverso cui i fluidi geotermici risalgono facilmente fino alla superficie.
I fludi che fuoriescono nell’area di San Fedrigo hanno temperature comprese tra 130°C e 160°C, e vengono emessi ad una pressione variabile tra le 4 e le 14 atmosfere. Sono composti per il 95% da vapore acqueo. Il restante 5% comprende acido solfidrico (riconoscibile per il caratteristico odore di uova marce), anidride carbonica e altri composti. Tra questi vi sono anche i composti del boro, che danno il nome a questo tipo di manifestazioni geotermiche (soffioni boraciferi) e che venivano sfruttati in passato.
Accesso
Si esce dalla superstrada SS1 a Venturina e si prende la SR398 che porta a Suvereto. Seguendo sempre la strada principale, si prosegue in direzione di Monterotondo Marittimo. Si risale l’ampia valle del Fiume Cornia e, poco prima di giungere alla deviazione per il Lago Boracifero, si trova sulla destra l’indicazione per il pozzo geotermico S. Pompeo 2. Ci sarebbe anche l’indicazione per i soffioni, ma venendo da Suvereto non è visibile.
Imboccata la diramazione, subito si parcheggia. Si lascia a sinistra la pista che porta al cancello dell’area recintata e si prosegue dritti lungo la sterrata principale. Dopo poche decine di metri si trova un altro bivio: si svolta a sinistra e, in breve, si giunge al punto panoramico sull’area dei soffioni (5 minuti a piedi).
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