POGGIO DI SPARTACCIANO – 470 m
Settore: Antiappennino
Gruppo: Colline Metallifere
Descrizione
Il Poggio di Spartacciano (470 m) è un’altura conica che sorge circa 3 km a sud di Pomarance. Si eleva solitario tra i valloni del Fosso di Radicágnoli e del Botro del Cereale, piccoli affluenti del Torrente Racquese, a sua volta appartenente al bacino del Fiume Cécina. La collina è costituita da serpentiniti, che affiorano qua e là dai ripidi versanti coperti da una fitta macchia arbustiva.
Sulla cima del Poggio di Spartacciano si trovano i pochi ruderi dell’Eremo di San Michele alle Formiche. L’eremo venne costruito intorno alla metà del XIV secolo dai monaci celestini; secondo la tradizione il luogo fu scelto in seguito ad un’apparizione di San Michele Arcangelo. Probabilmente giocò un ruolo la vicinanza dei bagni termali situati nella valle del Fosso di Radicágnoli, conosciuti e frequentati fin dall’epoca degli Etruschi. Fino ad allora erano conosciuti come Bagni di Spartacciano, ma in seguito presero il nome di Bagni di San Michele per via dell’eremo.
I monaci rimasero a San Michele per circa 400 anni, ma la posizione scomoda del convento e il suo continuo bisogno di importanti interventi di manutenzione ne causarono il progressivo declino. Nel XVIII secolo solo un monaco viveva a San Michele, dopodichè l’eremo venne definitivamente abbandonato e andò in rovina. Solamente la campana venne prelevata e trasportata nella Torre del Marzocco a Pomarance.
Il curioso toponimo deriva dal fatto che, secondo la tradizione, nei giorni intorno alla festa di San Michele (29 settembre), sciami di formiche alate si radunano intorno alla cima del poggio. Pare che da quando la campana è stata trasferita, questi sciami si formino anche a Pomarance, forse nel tentativo di riportare la campana nel suo luogo di origine.
Dalla cima del Poggio di Spartacciano si hanno belle vedute panoramiche su gran parte della Val di Cécina. Verso nord in primo piano si vede Pomarance, e in secondo la città di Volterra. Si riconoscono poi le Colline Pisane con il Monte Vitalba, il Monte Soldano, il piccolo massiccio della Rocca Sillana e Montecastelli Pisano. Verso sud si vede la valle di Larderello, dominata dal tondeggiante rilievo dell’Aia dei Diavoli. Nelle giornate limpide, verso nord-ovest è possibile scorgere le Alpi Apuane e il crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Vie d’accesso
Torna a: Colline Metallifere