CORNATE DI GERFALCO – 1059 m

Settore: Antiappennino
Gruppo: Colline Metallifere

Descrizione

Le Cornate di Gerfalco (1059 m) costituiscono il rilievo più alto delle Colline Metallifere. La cresta delle Cornate si eleva isolata tra l’alta Val di Cécina e la valle del Torrente Pavone, suo affluente. Si tratta di una montagna imponente e isolata, a forma di costone allungato, dai fianchi ripidi e uniformi.
La cresta delle Cornate è disposta in direzione NO-SE, e si sviluppa per poco più di 3 km dalla località Campo alle Rose al paese di Gerfalco. La porzione sommitale della cresta, che si mantiene per circa 1 km sopra i 1000 m di quota, culmina con varie spalle e dossi. Il punto più alto non è facilmente individuabile, anche perchè è un po’ anonimo: è indicato da un piccolo ometto di pietre all’interno di un boschetto di pini. Il cartello di vetta si trova poco più a nord-ovest, su una spalla assai panoramica.
I due versanti della montagna sono ripidi e uniformi. Il versante nord-est è coperto da un fitto bosco di latifoglie, a prevalenza di castagni. Il versante sud-ovest è invece più arido e assolato, coperto da una vegetazione meno fitta e più arbustiva. Sulla cresta si alternano belle radure prative, affioramenti rocciosi e boschetti misti di latifoglie e conifere.
Il rilievo delle Cornate emerge dal paesaggio circostante a causa della sua natura geologica: i calcari che lo formano sono meno erodibili rispetto alle arenarie e alle argilliti circostanti, che creano forme più dolci e arrotondate. Questi calcari appartengono a due formazioni diverse. Gran parte della cresta è formata dal “calcare massiccio”, di colore bianco o grigio chiaro. Sul contrafforte nord-ovest invece affiora il “Rosso Ammonitico”, di colore rossiccio o rosato; il “Rosso Ammonitico” è stato estratto presso due grandi cave, che hanno fornito materiale per la costruzione del duomo di Siena. Sul versante sud-ovest, allineate a mezza costa, si aprono numerose trincee e pozzetti minerari, sviluppate secondo l’andamento di un filone di rame, piombo, zinco e argento.
Se la vera e propria cima delle Cornate è coperta dalla pineta, percorrendo la lunga cresta sommitale si incontrano numerose radure da cui si godono vastissimi panorami su entrambi i versanti. Essendo le Cornate la montagna più alta nel giro di diverse decine di chilometri, nelle giornate limpide la vista spazia sull’intero territorio toscano e su buona parte dell’Italia centrale. Verso sud, oltre il vicino Poggio di Montieri, si eleva solitario il Monte Amiata. In direzione est il boscoso Poggio Ritróvoli non riesce a nascondere gran parte delle valli e dei colli della Toscana orientale e dell’Umbria, fino ai lontani massicci appenninici: il Pratomagno, l’Alpe di Catenaia, il Monte Catria e i Monti Sibillini.
Verso nord, al di là della valle dell’Arno, si possono scorgere le cime dell’Appennino Tosco-Emiliano e delle Alpi Apuane. Il panorama più bello è però quello verso est e sud-est: i crinali delle Colline Metallifere digradano fino alla costa della Maremma e al mare, da cui si elevano le isole dell’Arcipelago Toscano e la Corsica.

Vie d’accesso

  1. Anello da Gerfalco
Le Cornate (a sinistra) e il Poggio Ritróvoli visti dal Poggione
Le Cornate (a sinistra) e il Poggio Ritróvoli visti dal Poggione (31 ottobre 2022)

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