Le Tre Fonti – Croce di Pratomagno – Poggio Massarecci – Le Tre Fonti

Caratteristiche

Difficoltà: T l’andata, T/E il ritorno
Dislivello in salita: 240 m circa
Tempo: 1.30 – 1.45 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Luglio 2016

Breve percorso ad anello nella parte più elevata della catena del Pratomagno. Si attraversano estese praterie, piccoli lembi di faggeta e, soprattutto, si osservano panorami estesissimi.

Accesso

a) Dal casello autostradale di Arezzo si risale la Val d’Arno fino all’altezza di Poppi; si imbocca a sinistra la strada che sale al suggestivo borgo, poi si gira a destra seguendo le indicazioni per il Pratomagno. Con una lunga salita si raggiunge un bivio dove la strada diventa sterrata; si va a sinistra e, in circa 1 km si raggiunge il parcheggio in località Tre Fonti.
b) Dal casello autostradale di Cesena Nord si imbocca la SS3bis/E45 in direzione di Perugia. Giunti a Bagno di Romagna si imbocca a destra la SS71 del Passo dei Mandrioli, che porta a Badia Prataglia e Bibbiena. Si gira poi a destra raggiungendo Poppi, da cui si sale al Pratomagno come per la possibilità “a”.
c) Si esce dall’autostrada a Firenze Sud, da cui ci si porta a Pontassieve. Si imbocca a destra la strada che scavalca il Passo della Consuma, poi si scende in Val d’Arno fino a Poppi. Da qui si prosegue come per la possibilità “a”.

Itinerario

Dal parcheggio in località Tre Fonti (1457 m) si aggira dall’alto l’ampia radura dell’area picnic, poi si imbocca a destra una sterrata che sale ripida per ampie praterie. Giunti su uno spallone del crinale principale del Pratomagno si incontra il segnavia 00, che, verso sinistra, guida in breve alla vetta del Monte Pianellaccio (1592 m). Si scende brevemente per prati, poi si risale alla tondeggiante cima dove si trova la Croce del Pratomagno (1591 m; 30 – 40 minuti dalle Tre Fonti).

Si scende sull’ampio crinale erboso verso sud-est, scavalcando alcune piccole gobbe, e ci si porta all’ampia sella di Prato Romito (1476 m). Continuando lungo il crinale, con una ripida salita si sorpassa un altro dosso erboso poi, oltre un cancello e alcune macchie di faggio, si trova la spianata della Pozza Nera (1509 m).

La località prende il nome da un minuscolo laghetto che si trova accanto al sentiero. La pozza, alimentata solo dalle acque piovane, tende a prosciugarsi in estate.

Qui si incontra il segnavia 30 proveniente da Raggiolo. Poco più avanti si abbandona la carrareccia segnalata che piega a sinistra per salire dritti lungo il crinale, lungo una pista inerbita che porta al Poggio Massarecci (1547 m).

È l’ultimo “1500” del Pratomagno, prima che la catena si abbassi repentinamente proseguendo verso sud-est. Dalla vetta si gode di un vastissimo panorama, oltre che di una bella prospettiva sul Monte Pianellaccio e sulla Croce del Pratomagno.

Ritornati al Prato Romito, si imbocca un sentiero a destra, sul versante nord-est del crinale. All’inizio la traccia è poco evidente ma, dopo qualche decina di metri, entrando nella faggeta, si trasforma in un sentiero ben marcato. Attraversato un avvallamento erboso il sentiero si divide varie volte, ma percorrere una diramazione o l’altra è indifferente. Si sorpassa un abbeveratoio, poi si supera un altro tratto poco evidente tra i prati (travi di legno infisse nel terreno indicano il passaggio). Attraversati alcuni piccoli rii il sentiero si trasforma in sterrata, e riceve da destra il segnavia 42a, proveniente dal Rifugio Buite (o Buiti). Seguendo la stradetta sterrata si attraversa ancora un ruscello e si ritorna al punto di partenza.

Panorama verso nord salendo al Monte Pianellaccio
Panorama verso nord salendo al Monte Pianellaccio (17 luglio 2016)
Verso la Croce di Pratomagno
Verso la Croce di Pratomagno (17 luglio 2016)
Salendo verso il Poggio Massarecci
Salendo verso il Poggio Massarecci (17 luglio 2016)
Il Monte Pianellaccio visto dai pressi della Pozza Nera
Il Monte Pianellaccio visto dai pressi della Pozza Nera (17 luglio 2016)

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