Ponte Nespolo – Passo della Dagliola – Cascina Preadoga – Ponte Nespolo

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 420 m circa
Tempo: 3.45 – 4.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Settembre 2018

Interessante percorso ad anello, che permette di attraversare una delle zone più nascoste e selvagge del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo. Nelle giornate di bel tempo e aria limpida è consigliabile effettuare anche la deviazione alla panoramica vetta del Monte Tóbbio, per godere di un’impareggiabile vista sulla pianura e sull’arco alpino.

Accesso

a) Si esce al casello autostradale di Ronco Scrivia (o da quello di Busalla) e ci si porta a Borgo Fornari, da cui si imbocca la deviazione per Voltaggio. Giunti sulla strada provinciale della Val Lemme si svolta a destra verso Gavi, poi si gira a sinistra attraversando il centro di Voltaggio e salendo alla Colla degli Eremiti. Si prosegue ancora per 4 km fino in località Ponte Nespolo.
b) Usciti al casello autostradale di Masone-Campo Ligure si gira a sinistra dirigendosi verso quest’ultimo. Qui si prende a destra la diramazione per le Capanne di Marcarolo. Superate le Capanne, si sorpassano le Case Foi e si scende in Val Gorzente, passando dal Sacrario dei Martiri della Benedicta. La discesa termina al Ponte Nespolo, dove si trova il guado sul Torrente Gorzente (495 m).

Itinerario

Dal guado si segue la strada asfaltata in direzione di Voltaggio per poche decine di metri, quindi si imbocca a destra la breve diramazione sterrata che guida alla Baita Val Gorzente (510 m).

La baita fa da bar-ristorante, anche se bisogna tesserarsi per poter essere serviti (il costo annuo della tessera è 2€). Negli spiazzi circostanti è consentito il campeggio.

Sul retro della costruzione si trova l’imbocco del sentiero segnalato con due rombi gialli pieni, che si innalza su un costone di erba, arbusti e roccette. Si entra poi nel bosco e si incontra una strada sterrata; la si segue verso destra, prima in lieve salita, poi quasi in piano, e si giunge all’isolata Cascina Nespolo (621 m). Poco prima di arrivarvi si imbocca a sinistra il sentiero segnalato, che aggira sulla sinistra la cascina e i suoi prati.
Poco dopo si giunge ad un altro bivio, indicato da un cartello; si abbandona la traccia principale che taglia dritta per svoltare a sinistra lungo una vecchia mulattiera. La mulattiera sale con alcune svolte in un bosco misto dove si trovano castagni di notevoli dimensioni, passando accanto ai ruderi delle Case Tóbbio (680 m circa). Poco più in alto il bosco lascia spazio all’erba, alle rocce e ai radi arbusti che caratterizzano i versanti superiori del Monte Tóbbio. Si giunge quindi ad un bivio (quota 730).

A sinistra si diparte il nuovo (settembre 2018) sentiero della “via diretta” al Monte Tóbbio, che segue all’incirca il suo costone sud-occidentale ed è segnalata con pallini gialli. La vetta si può raggiungere da qui in circa 1 ora di cammino o poco più.

Si continua a destra lungo il sentiero principale, che sale in diagonale, poi effettua un lungo traverso in piano sul versante sud-est del Monte Tóbbio. Procedendo tra erba e rocce rossastre si attraversa una macchia di radi pini, poi si sale dolcemente fino al Passo della Dagliola (854 m).

Profonda insellatura posta tra l’isolato Monte Tóbbio e la dirupata Costa di Castiglione, il Passo della Dagliola è un importantissimo crocevia di sentieri: vi convergono la mulattiera proveniente dai Laghi del Gorzente, quella che sale da Ponte Nespolo, quelle che salgono da Voltaggio e dalla Colla degli Eremiti e il percorso di crinale che conduce al Monte delle Figne.
Da qui si può salire a sinistra, lungo l’ampia mulattiera con vari segnavia che sale a tornanti fino alla vetta del Monte Tóbbio (1092 m; 1.45 – 2.15 ore dal Ponte Nespolo).

Si svolta a destra (segnavia: quadrato giallo pieno), seguendo un ampio sentiero che aggira ad est la Costa di Castiglione. Si effettua una breve discesa, poi si entra in un boschetto dove si riprende a salire. Incontrata una strada sterrata, la si segue verso destra fino alla Cascina Carrosina (838 m), situata su un’ampia sella dello spartiacque tra Gorzente e Lemme.

È una cascina isolata, posta su un’ampia sella sullo spartiacque Lemme-Gorzente. Nei dintorni si trovano molti abbeveratoi, e non è raro incontrare mucche al pascolo.

Qui si abbandona la sterrata e si scende a destra seguendo il quadrato giallo vuoto. L’imbocco del sentiero, poco sotto alla cascina, è un po’ nascosto dai rovi, ma poi si procede agevolmente nel bosco. Usciti allo scoperto, si valica un crinale e si entra nella vallecola del Rio delle Figne; superate alcune pozze d’acqua originate da sorgenti, si scende ripidamente su un sentiero un po’ malagevole, quindi si attraversano i due rami sorgivi del Rio delle Figne con alcuni saliscendi.

In basso a destra, lungo il torrentello, si nota una piccola diga, ormai completamente interrata.

Valicato un altro piccolo crinale, si scende ancora in diagonale tra rocce e arbusti, andando poi a guadare il piccolo Rio Preadoga. Si taglia quasi in piano, poi si supera un altro costone caratterizzato da un grande muro a secco; scendendo in diagonale tra gli alberi (alcuni tronchi caduti) si raggiunge in breve la Cascina Preadoga (591 m).

Si tratta di una casa molto isolata posta sul versante destro idrografico della Val Gorzente. Legata allo sfruttamento del legname, si basava su un’agricoltura di sussistenza che bastava appena a sfamare la famiglia che la abitava. Venne abbandonata nel secondo dopoguerra.

Qui si abbandona il quadrato giallo, diretto ai Laghi del Gorzente, per deviare a destra (segnavia: tre punti gialli; indicazioni per Ponte Nespolo). Subito sotto la casa si trova un altro bivio, dove si gira a sinistra; seguendo una vecchia mulattiera acciottolata si scende in breve al Torrente Gorzente, che si guada sui massi affioranti (quota 550 circa; difficoltoso in caso di piena). Si sale brevemente e si raggiunge l’ampia mulattiera che collega il Lago Bruno al Ponte Nespolo.
La si segue verso destra (segnavia: punto e linea gialli) e si costeggia da vicino il Gorzente, con belle viste sulle sue pozze e sui suoi laghetti. Più a valle il sentiero si allontana lievemente dal torrente, poi aggira a sinistra la zona umida di Pian di Remo con un breve saliscendi. Guadato il Rio del Molino, gli ultimi brevi saliscendi conducono sulla strada asfaltata che collega le Capanne di Marcarolo a Voltaggio. Seguendola verso destra in discesa, in pochi minuti si ritorna al Ponte Nespolo.

La Cascina Nespolo
La Cascina Nespolo (2 settembre 2018)
Vista sul Monte delle Figne
Vista sul Monte delle Figne (2 settembre 2018)
Panorama dal Passo della Dagliola sulla Val Gorzente e sulla Costa Lavezzara
Panorama dal Passo della Dagliola sulla Val Gorzente e sulla Costa Lavezzara (2 settembre 2018)
Le acque limpide del Torrente Gorzente
Le acque limpide del Torrente Gorzente (2 settembre 2018)

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