Stazione del Lagalb – Lej Minor – Fuorcla Minor – Stazione del Lagalb
Caratteristiche
Difficoltà: T/E fino al Lej Minor, poi E
Dislivello in salita: 430 m circa
Tempo: 3.15 – 4 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Agosto 2015
Giro ad anello non particolarmente lungo intorno all’isolato Piz Lagalb, nei pressi del Passo del Bernina. La prima parte si svolge nell’appartata Val Minor, dove si trovano alcuni bei laghetti; la seconda è sull’altro versante, ed offre spettacolari panorami sul gruppo del Bernina, sui suoi ghiacciai, sul Lago Bianco e sul Lago Nero.
Accesso
a) Da Sondrio si sale a Poschiavo, da cui si prosegue per il Passo del Bernina. Lo si scavalca e si scende verso Pontresina per ancora qualche km, fino alla stazione inferiore della funivia del Lagalb.
b) Si percorre l’Engadina fino a Pontresina, da cui si gira verso sud lungo la strada del Passo del Bernina. Si parcheggia presso la stazione inferiore della funivia del Lagalb (2107 m).
La funivia, aperta solamente in inverno e primavera in servizio degli sport invernali, sale direttamente fino allo spallone sud-ovest del Piz Lagalb, a 2893 metri di quota.
Itinerario
Dall’ampio parcheggio si attraversa una recinzione giungendo alla palina segnavia che indica i vari sentieri. Seguendo le indicazioni per il Lej Minor, si percorre un ripiano erboso in direzione del Piz Lagalb, poi si gira a sinistra in salita più decisa, arrivando all’imbocco della solitaria Val Minor. Si oltrepassa un’altra recinzione e si rimonta l’ampio vallone glaciale in lieve salita, tra prati e massi. Il comodo sentiero passa accanto ad una capanna in pietra; più in alto la valle si restringe lievemente, e la traccia si avvicina al rio che la percorre. Costeggiando il rio si sorpassa una piccola conca pianeggiante, poi si sale tra grandi massi fino al vicino Puoz Minor (2336 m), che si raggiunge dopo aver superato un’altra recinzione.
È un bel laghetto dalle acque turchine e dalla forma allungata, disteso tra prati e grandi pietraie. Si estende per circa 7500 mq, ma è poco profondo.
Si costeggia il laghetto sul lato sinistro, poi si attraversa l’immissario e si riprende a salire. Passati accanto ad un piccolo specchio d’acqua, si sbuca nell’ampia conca dove giace il Lej Minor (2361 m).
A dispetto del nome, si tratta di un lago abbastanza esteso (25000 mq), di forma subcircolare, uno dei più belli della zona. Si trova alla testata della Val Minor, compreso tra il Piz Lagalb e il Piz dals Lejs, ed è circondato da prati, che più in alto lasciano spazio a rocce e versanti detritici.
Il sentiero costeggia il lago a ovest, poi sale ripido tra prati e rocce montonate fino ad un ripiano, da cui si gira a destra e rimontando una vallecola al cui termine si trova un minuscolo laghetto. Lasciato a sinistra il sentiero per la Fòrcola di Livigno, si giunge in breve alla Fuorcla Minor (2435 m).
Ampio valico erboso sullo spartiacque tra Valtellina (Mar Adriatico) ed Engadina (Mar Nero). Da esso si gode un grande panorama verso il vallone di Poschiavo, con l’appuntito Piz dal Teo in bell’evidenza.
Si gira a destra, risalendo una spalla erbosa, poi si piega a sinistra e si taglia con brevi saliscendi un ripido versante erboso (attenzione ad un breve tratto scosceso). Si attraversa una recinzione, poi si doppia un ampio costone oltre il quale la vista si apre sul gruppo del Bernina. Il sentiero si abbassa fino all’ampia sella detta li Cüni (2452 m), costellata da piccole pozze. Si raggiunge una carrareccia, poi la si abbandona per un sentiero che costeggia dall’alto un bel laghetto e si biforca. Si va a sinistra in discesa tra dossi e pozze, e al crocevia successivo si prosegue dritti lungo un’ampia pista.
Attraversata l’ennesima recinzione, si effettuano alcuni saliscendi. Quando la sterrata si biforca si va a sinistra in discesa; la pista, molto sconnessa, scende in diagonale, seguendo più o meno il tracciato di un elettrodotto. Si alternano rampe ripide a tratti quasi pianeggianti, con belle viste sul Piz Cambrena e sulla vallata sottostante, poi si attraversa una macchia di radi larici ai piedi di una parete attrezzata con paravalanghe. Raggiunto un ampio ripiano nei pressi della strada asfaltata del Bernina, si lascia a sinistra la sterrata e, tagliando per prati, si ritorna alla vicina stazione del Lagalb.
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