Difficoltà: T
Dislivello in salita: 280 m circa
Tempo: 2.15 – 2.45 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Marzo 2025

Breve percorso ad anello, adatto ad una mezza giornata invernale, che si svolge sulle colline immediatamente retrostanti la pianura vicino a Casalgrande. La salita è assai panoramica ma un po’ monotona, prevalentemente su asfalto. La discesa invece si svolge su sentieri e stradine sterrate in una solitaria vallecola boscosa.

a) Usciti dall’autostrada a Modena Nord, si seguono le indicazioni per Sassuolo. Giunti nei pressi di Sassuolo, si svolta a destra lungo la SP467 in direzione di Casalgrande, Scandiano e Reggio Emilia. Imboccato lo svincolo per Casalgrande, si gira poi a sinistra due volte per portarsi a Casalgrande Alto.
b) Da Reggio Emilia ci si porta a Scandiano, da cui si prende a sinistra la SP467 in direzione di Sassuolo. Imboccato lo svincolo per Casalgrande, si svolta a sinistra due volte per andare a Casalgrande Alto. Si può parcheggiare in piazza Altiero Spinelli (148 m).

Da piazza Altiero Spinelli si ritorna sulla strada principale e la si segue verso sinistra in salita. Dopo poche decine di metri si imbocca a sinistra la diramazione per il Castello di Casalgrande, che passa sopra alla grande chiesa di San Bartolomeo Apostolo (XVII secolo). In questo punto incominciano i segnavia CAI 612, che marcano l’intero percorso ad anello. Dopo un altro centinaio di metri, si abbandona la rotabile per prendere a destra una ripida stradina cementata che rimonta un costone. La salita porta all’Oratorio di San Sebastiano, di origine medievale, e, subito dopo, al Castello di Casalgrande (209 m).

Il castello, situato su un costone che sovrasta la cittadina di Casalgrande, risale al XIII secolo. Era caratterizzato da una curiosa pianta ellittica che protegge un ampio cortile interno. L’accesso, posto sul lato orientale, era protetto da un ponte levatoio e da un’alta torre di guardia. Altre quattro torri minori erano disposte in vari punti della cinta muraria. Ad oggi non tutta la struttura si è preservata, ma ciò che rimane è in ottime condizioni. La torre di guardia e la porta sono proprietà del comune di Casalgrande, mentre le restanti parti sono abitate da privati.

Passando attraverso la porta si entra nell’ampio cortile interno del castello, utilizzato come parcheggio dai suoi attuali abitanti. Lo si attraversa, poi si scende brevemente a sinistra per ricongiungersi con la strada asfaltata. Proseguendo in salita verso ovest, si percorre un costone tra lembi di bosco e prati a sfalcio. Si aggira il piccolo dosso del Monte delle Vigne, sormontato da abitazioni, quindi si rimonta un tratto ripido e panoramico. In corrispondenza di una palina si abbandona l’asfalto per imboccare a sinistra un ampio sentiero che taglia quasi in piano. Doppiato un costone, si giunge ad un bivio (quota 278).

Il sentiero pianeggiante, da qui marcato con il segnavia 612a, permette di chiudere velocemente l’anello ritornando subito a Casalgrande Alto.

Si piega a destra e si rimonta il pendio sovrastante lungo la massima pendenza. Guadagnato nuovamente il dorso della collina, in pochi passi verso sinistra si è alla località la Croce (321 m), dove sorgono una croce in legno e una delle tante panchine giganti.

Si tratta di un bellissimo terrazzo panoramico sulla pianura reggiana e modenese, e sulle dolci colline circostanti. Nelle giornate limpide sullo sfondo si possono scorgere le Alpi.

Percorrendo il costone, si ritrova la stradina asfaltata abbandonata in precedenza. La si segue per circa 400 metri, fino a che non si sposta a sinistra. Si imbocca allora a destra una larga pista che, tenendosi sul crinale, guadagna in breve l’ampio dorso sommitale del Poggio Casavecchia (388 m). Lo si percorre quasi in piano, passando accanto ad un ripetitore; il punto culminante si trova poco più avanti, sulla destra del sentiero, in corrispondenza di una recinzione.

La dorsale del Poggio Casavecchia offre invece un ampio panorama verso sud, sui contrafforti dell’Appennino. Si riconosce facilmente la sagoma conica del Monte Valestra e, molto più lontano, i monti Cimone, Cantiere, Cusna, Cavalbianco e Alpe di Succiso.

Con una breve discesa, si raggiunge la selletta (364 m) che separa il Poggio Casavecchia dal Monte Rosso. Qui si rincontra la strada asfaltata; la si attraversa e, sul lato opposto, si imbocca il sentiero segnalato che inizia a scendere, addentrandosi nel solitario valloncello a nord del Poggio Casavecchia. Con percorso un po’ contorto si perde quota nel bosco a prevalenza di querce, quindi si traversa a destra costeggiando una recinzione e superando alcune zone fangose. Giunti nei pressi di un costoncino, si lascia a destra un tavolino in legno, e si scende una rampa piuttosto ripida.
Si costeggia sulla destra un campo arato (da non attraversare!), quindi si prosegue in discesa per una pista che costeggia un piccolo rio. A quota 215 si gira a sinistra, attraversando il corso d’acqua e altri suoi piccoli affluenti. Si riceve da sinistra una pista, quindi si costeggiano alcuni orti e baracche di contadini. Poco più avanti si è ad un altro bivio, dove si incontra nuovamente il segnavia 612a. Si piega a destra su una stradina che alterna tratti sterrati a tratti asfaltati e, attraversata un’altra area coltivata, costeggia il Rio del Castello di Casalgrande sulla sponda sinistra idrografica.
Seguendo il percorso del ruscello, in discesa dolcissima, si giunge allo sbocco del valloncello, dove sorge il paese di Casalgrande Alto. Si sbuca quindi su una larga strada asfaltata (quota 139) e, seguendola verso sinistra tra le case, si ritorna in breve al parcheggio di piazza Altiero Spinelli.

La chiesa di San Bartolomeo Apostolo a Casalgrande Alto
La chiesa di San Bartolomeo Apostolo a Casalgrande Alto (8 marzo 2025)
L'Oratorio di San Sebastiano
L’Oratorio di San Sebastiano (8 marzo 2025)
Panorama sulla pianura dal percorso di salita
Panorama sulla pianura dal percorso di salita (8 marzo 2025)
Il sentiero che sale alla Croce
Il sentiero che sale alla Croce (8 marzo 2025)
Panchina sul crinale del Poggio Casavecchia
Panchina sul crinale del Poggio Casavecchia (8 marzo 2025)
Scorcio del percorso di discesa
Scorcio del percorso di discesa (8 marzo 2025)

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