MUNT LA SCHERA – 2586 m
Settore: Alpi Retiche
Gruppo: Massiccio dello Stelvio
Descrizione
Il Munt la Schera (2586 m) è l’ultima vetta del contrafforte che divide la valle del Torrente Spöl dalla Val dal Fuorn, sua tributaria; costituisce l’estrema punta nord-occidentale del Massiccio dello Stelvio. È una montagna massiccia e tabulare, dai fianchi ripidi e dalla cima ampia e dalle forme dolci; un paesaggio che assomiglia più a certi luoghi di alta quota dell’Appennino Centrale che alle adiacenti Dolomiti dell’Engadina.
I versanti della montagna sono abbastanza ripidi, ma solo verso settentrione formano vere e proprie pareti rocciose; si tratta muraglioni di instabile roccia calcarea solcati da giganteschi canaloni detritici, chiamati localmente “lavinar”; il più grande di questi è il Lavinar Lad (dove “lad” significa proprio “largo”), che incide il versante nord-ovest della montagna. Gli altri fianchi sono più dolci, coperti da fitti boschi di conifere alle quote inferiori e in gran parte prativi sopra i 2000-2200 metri d’altezza.
La vetta del Munt la Schera è molto ampia e dolcemente ondulata, a tratti quasi pianeggiante. Il punto più alto è un largo dosso di erbe magre e detriti fini, segnalato da una grande piramide di pietre con infisso un palo di legno. Subito a fianco si trova un’area picnic autorizzata del Parco Nazionale Svizzero, segnalata dai caratteristici paletti gialli. La cima offre un bellissimo panorama sulle selvagge montagne dolomitiche circostanti, grazie anche alla sua posizione centrale tra le due valli sopra citate. Si riesce a vedere gran parte del Lago del Gallo, che circonda il Monte Cassa del Ferro, il paese di Livigno, la catena del Piz da l’Acqua, tutte le Dolomiti dell’Engadina, il Piz Daint, la catena del Piz Murtaröl e, più in lontananza, i gruppi dell’Ortles, del Bernina e del Piz Julier.
Il Munt la Schera è noto per via dell’omonimo traforo, lungo 3,3 km, che lo trapassa poco a ovest rispetto alla verticale della vetta. Il tunnel venne costruito tra il 1965 e il 1969 per facilitare i lavori di costruzione della diga del Lago del Gallo. Oggi invece viene utilizzato per il collegamento tra Livigno e Zernez.
Vie d’accesso
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