MONTE VAGO – 3058 m
Settore: Alpi Retiche
Gruppo: Alpi di Livigno
Descrizione
Il Monte Vago (3058 m) è una montagna massiccia, non particolarmente appariscente ma imponente, che sorge subito ad oriente rispetto al valico stradale della Fòrcola di Livigno. Non si trova sullo spartiacque principale alpino, ma completamente all’interno del bacino dell’Inn (e quindi del Danubio). La costiera del Monte Vago si dirama dallo spartiacque principale presso la Punta Orsera, e si spinge verso nord a separare la Valle della Fòrcola dalla Val di Campo italiana. In questa zona, il confine di stato segue la cresta spartiacque, ma il versante idrograficamente italiano (Val Poschiavina, bacino del Fiume Po) appartiene alla Svizzera, mentre il versante idrograficamente svizzero (Val di Livigno) appartiene all’Italia.
Visto da Livigno, il Monte Vago sembra chiudere la valle in direzione sud. Si eleva con un basamento massiccio e in gran parte detritico, da cui emerge la bella vetta piramidale, apparentemente di roccia più solida. In realtà, anche la piramide sommitale è formata da rocce piuttosto rotte e poco sicure. Per questo, il Monte Vago viene solitamente trascurato dagli alpinisti, e viene raggiunto solamente per la “via normale”, un bellissimo percorso escursionistico ben segnalato che non oppone troppe difficoltà.
La piccola vetta è segnalata da un grosso ometto di pietre e da una piccola croce metallica. Essa offre un panorama straordinario su tutte le Alpi di Livigno, sul paese che si allunga nel sottostante vallone, apparentemente sbarrato dalle impervie vette dolomitiche del Piz da l’Acqua e del Monte Cassa del Ferro, sul vicino massiccio del Piz Paradisin e della Corna di Campo (ai cui piedi occhieggiano i Laghi della Valletta) e sulle vette imbiancate del gruppo del Bernina. Bello anche il panorama aereo sul Lago Vago, vera e propria perla di colore blu intenso che giace in una conca sospesa sul versante occidentale della montagna.
Il toponimo, che in dialetto è semplicemente al Vach (e così viene riportato su tutti i cartelli escursionistici), deriva probabilmente dal latino vacuum, cioè “vuoto”, ad indicare il terreno desolato e incolto che caratterizza tutta l’area di questa montagna.
Visto da Livigno, il Monte Vago sembra chiudere la valle in direzione sud. Si eleva con un basamento massiccio e in gran parte detritico, da cui emerge la bella vetta piramidale, apparentemente di roccia più solida. In realtà, anche la piramide sommitale è formata da rocce piuttosto rotte e poco sicure. Per questo, il Monte Vago viene solitamente trascurato dagli alpinisti, e viene raggiunto solamente per la “via normale”, un bellissimo percorso escursionistico ben segnalato che non oppone troppe difficoltà.
La piccola vetta è segnalata da un grosso ometto di pietre e da una piccola croce metallica. Essa offre un panorama straordinario su tutte le Alpi di Livigno, sul paese che si allunga nel sottostante vallone, apparentemente sbarrato dalle impervie vette dolomitiche del Piz da l’Acqua e del Monte Cassa del Ferro, sul vicino massiccio del Piz Paradisin e della Corna di Campo (ai cui piedi occhieggiano i Laghi della Valletta) e sulle vette imbiancate del gruppo del Bernina. Bello anche il panorama aereo sul Lago Vago, vera e propria perla di colore blu intenso che giace in una conca sospesa sul versante occidentale della montagna.
Il toponimo, che in dialetto è semplicemente al Vach (e così viene riportato su tutti i cartelli escursionistici), deriva probabilmente dal latino vacuum, cioè “vuoto”, ad indicare il terreno desolato e incolto che caratterizza tutta l’area di questa montagna.
Vie d’accesso
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