MOTTARONE – 1491 m

Settore: Alpi Pennine
Gruppo: Massiccio del Mottarone

Descrizione

Il Mottarone (1491 m) è la vetta più alta del gruppo montuoso omonimo, chiamato anche Massiccio del Mergozzolo. Si tratta di una montagna vasta e dominante, che spicca nettamente su tutto il piccolo acrocoro che divide il Lago d’Orta dal Lago Maggiore.
Dall’area sommitale prendono origine radialmente numerose valli, per la maggior parte molto brevi e tributarie dei due grandi laghi posti ai piedi del massiccio. La valle più importante si sviluppa sul versante sud-est, ed è quella del Torrente Agogna; dopo un corso abbastanza contorto che lambisce i piedi della montagna e delle sue numerose propaggini, sbuca in Pianura Padana e scorre fino ad unirsi direttamente al Po. I versanti del Mottarone sono molto complessi, ma generalmente dolci e caratterizzati da prati e boschetti. Fa eccezione il versante occidentale, ripido e dirupato, dove affiorano a più riprese i graniti che costituiscono la montagna.
La vetta è un arrotondato cupolone erboso, allungato da nord a sud. Sul punto culminante si trova una grande croce, posta su un altissimo piedistallo. Vista la facilità di accesso, la quota relativamente modesta e l’isolamento, l’area sommitale è stata letteralmente presa d’assalto da infrastrutture varie: strade asfaltate, alberghi, piste da sci, enormi ripetitori, addirittura un circuito di montagne russe… Il turismo sul Mottarone ha origine addirittura a fine ‘800, quando l’avvocato torinese Orazio Spanna vi costruì il primo albergo.
Nel 1911, per facilitare l’accesso alla cima, venne costruita una ferrovia a cremagliera che saliva da Stresa; dal 1963 l’antica ferrovia non è più in funzione, sostituita da una funivia. Attualmente, dopo il terribile incidente dell’estate 2021, la funivia che sale da Stresa è chiusa. Dalla stazione superiore della funivia, che si trova un centinaio di metri sotto la vetta, un troncone di seggiovia porta al punto culminante. Due strade asfaltate salgono alla cima; la principale proviene da Armeno, mentre una strada secondaria, a pedaggio, sale da Stresa.
Nonostante non si possa parlare di ambiente incontaminato, vale la pena di salire sul Mottarone nelle giornate limpide per ammirare lo splendido panorama a 360°. La vista più notevole è quella sul Lago Maggiore, sulle sue isole e sulla città di Verbania; sul versante opposto, più lontano, si estende invece il Lago d’Orta. Si osservano poi le principali vette delle Alpi Pennine: a spiccare su tutte è, come sempre, il Monte Rosa; più a nord si segue tutto il crinale fino al Dom e al Nadelhorn.
Ruotando in senso orario si ammirano le Alpi Lepontine, con il massiccio del Monte Leone, quello della Val Grande, il lontano Rheinwaldhorn. Poi è il turno delle Alpi Retiche, su cui svetta il Monte Disgrazia, mentre le due Grigne si elevano evidenti al limitare della Pianura Padana. Nelle giornate più limpide, oltre la pianura, si segue l’arco alpino attraverso le Cozie (con il Monviso), le Marittime e le Liguri, fino ad arrivare ai crinali dell’Appennino Ligure.
Il toponimo “Mottarone” è stato ufficializzato dallo stesso Orazio Spanna nel 1884, nello scritto Il Mergozzolo e il Mottarone. È una contrazione e italianizzazione del dialettale mota rond, cioè “monte rotondo”. Il toponimo “Monte Rotondo”, in effetti, compariva già in una carta del 1770. Lo scritto di Spanna, inoltre mette finalmente chiarezza sui toponimi “Mottarone” e “Mergozzolo”, che fino ad allora venivano frequentemente utilizzati come sinonimi: con Mottarone si indica la cima principale, mentre con Mergozzolo (termine oggi in disuso) si denomina l’intero massiccio montuoso che separa il Lago Maggiore dal Lago d’Orta.

Vie d’accesso

  1. In automobile: La strada per il Mottarone parte da Armeno, località raggiungibile da Stresa o da Orta San Giulio. Giunti presso l’area sommitale, si può parcheggiare in vari posti, in quanto la strada asfaltata effettua un anello intorno alla vetta. L’opzione più facile è lasciare l’auto al Rifugio Genziana (1438 m), presso la Scuola Sci Stella Alpina, e seguire la traccia lungo il contrafforte sud-occidentale della montagna. Con una breve salita, in 5-10 minuti si guadagna la vetta (difficoltà: T).
Alpi Pennine e Monte Rosa dal Mottarone
Alpi Pennine e Monte Rosa dal Mottarone (28 dicembre 2019)

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