MONTE GRAMMONDO / le Grammont – 1380 m
Settore: Alpi Marittime
Gruppo: Gruppo del Monte Grammondo
Descrizione
Il Monte Grammondo (le Grammont; 1380 m) è la vetta più alta del gruppo montuoso omonimo. Si eleva isolato lungo la displuviale tra la valle della Bévera e la valle del Caréi, dominando i panorami costieri tra Bordighera e Mentone. La detta displuviale è percorsa dal confine di stato tra Italia e Francia. La montagna è ben riconoscibile anche da lontano, sia perchè svetta sulle cime circostanti, sia perchè ha una caratteristica sagoma ad ampia cupola.
Verso nord-ovest una breve cresta scende al Passo di Treittore, che separa il Grammondo dal Monte Butetta (Mont Mulacié); verso sud la rocciosa cresta di confine si abbassa al Pas de Scarafourche, poi prosegue ondulatamente fino alla Cima Longoira (Cime de Restaud), da cui precipita verso il mare. Dalla vetta del Grammondo si diparte verso est un terzo costolone, che si divide in due rami e termina rapidamente nella bassa Val Bévera. Verso nord un altro breve contrafforte forma la Punta Monetto (1246 m), per poi estinguersi in Val Bévera.
Il Monte Grammondo culmina con due vette principali. La più elevata è la occidentale (1380 m), che si trova sulla cresta di confine; curiosamente sulle rocce sommitali non sono posti segnali, mentre pochi metri sotto (a quota 1377 secondo la CTR ligure) si trovano un tabernacolo ed una grande croce posta su un piedistallo. La cima orientale, completamente in territorio italiano, è di poco più bassa (1378 m); è sormontata dal pilastrino del punto trigonometrico e da un’altra croce. Una terza croce si trova poco più in basso. Lungo la cresta orientale si trova un’altra cima minore, detta Punta Renuit (1300 m); si tratta di una sorta di terrazzo posto nel punto in cui la cresta viene valicata da una mulattiera militare. Sul versante nord-orientale della montagna si trovano i ruderi di alcune casermette, risalenti all’ultimo conflitto mondiale; in quegli anni la frontiera nei dintorni del Grammondo fu teatro di aspre battaglie.
Nonostante la quota relativamente modesta, l’ambiente del Grammondo è di alta montagna. Le rocce dolomitiche che formano questi crinali affiorano molto spesso, formando alti dirupi, pareti e contrafforti rocciosi, ed enormi ghiaioni. La vegetazione, tuttavia, è tipicamente mediterranea: i versanti settentrionali sono coperti da estese pinete, mentre i versanti esposti a sud, più assolati, sono caratterizzati da boschi di leccio e macchia arbustiva.
Vista la notevole vicinanza al mare, che dista in linea d’aria solo 6,4 km, il Monte Grammondo offre uno spettacolare panorama aereo sulla riviera ligure di ponente e sulla Costa Azzurra. Nelle giornate limpide, dalla vetta si scorgono la Corsica, i massicci dell’Esterel e dei Maures e gran parte delle Alpi Provenzali. Verso nord, tutte le maggiori vette delle Alpi Marittime e Liguri formano una cornice alpestre di grande suggestione intorno all’ampia incisione della Val Roya. La vicinanza al mare può essere anche uno svantaggio, in quanto su questi crinali le nebbie sono frequentissime. Per questo e altri motivi, i sentieri del Grammondo si prestano ad essere percorsi tra il tardo autunno e l’inizio della primavera; nella stagione estiva le temperature sono eccessive e le nebbie onnipresenti, mentre in inverno la neve è un fenomeno piuttosto raro.
Il toponimo è di origine evidente, sia in italiano, sia in francese: è una storpiatura di “gran monte”.
Vie d’accesso
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