ROCCA DEI TRE VESCOVI / Rocher des Trois Évêques – 2868 m
MONTE ENCIASTRAIA / Tête de l’Enchastraye – 2956 m
Settore: Alpi Marittime
Gruppo: Catena del Monte Teníbres
Descrizione
Si tratta di due belle montagne che sorgono sullo spartiacque principale alpino, sul confine Italia-Francia, poco a sud rispetto al Colle della Maddalena. Sono formate da rocce sedimentarie: calcari in parte marnosi o ardesiaci, molto detritici, nel caso della Rocca dei Tre Vescovi; arenarie e argilliti nel caso del Monte Enciastraia. Anche se fanno ancora parte delle Alpi Marittime, con le loro pareti di rocce stratificate, i vasti ghiaioni assolati e le ampie praterie che li circondano, queste montagne ricordano più da vicino certi angoli delle vicine Alpi Provenzali ed Alpi Cozie.
La Rocca dei Tre Vescovi (in francese Rocher des Trois Évêques; 2868 m) è un’ardita piramide detritica, dai fianchi ripidissimi; verso meridione precipita sul vallone di Salse Morene con un’alta parete dall’aspetto quasi calanchivo, molto instabile. La vetta è costituita da un’area zucca di lastroni rotti, sormontata da una piccola croce e da un cippo di confine in granito.
La Rocca dei Tre Vescovi costituisce un nodo oroidrografico di grandissima importanza, in cui si incontrano la Valle Stura di Demonte (tributaria del Po), la Valle della Tinée (tributaria del Var) e la valle dell’Ubayette (tributaria della Durance e quindi del Rodano). La costiera che si dirama verso sud-ovest costituisce quindi l’ossatura di tutta la lunghissima dorsale delle Alpi Provenzali, che prosegue fino a Marsiglia. Il toponimo rispecchia questa importanza geografica: le tre vallate corrispondono alle tre diocesi di Cuneo, Nizza e Digne, i cui confini si incontrano su questa vetta.
Circa mezzo chilometro più a nord, al di là dell’aspra selletta del Colle delle Vigne, sorge l’imponente Monte Enciastraia (Tête de l’Enchastraye; 2956 m), punto culminante di questo piccolo nodo montuoso. Si tratta di una montagna massiccia, inconfondibile per la conformazione a reggipoggio dei suoi versanti sud-est e sud-ovest, dove affiorano potenti strati arenacei. Da molti punti di vista, l’Enciastraia ha la forma di un ampio dorso vagamente trapezoidale. Se osservata dalla Rocca dei Tre Vescovi, la montagna mostra il suo profilo migliore, apparendo come un’aguzza ed elegante piramide. Invece, se vista da nord, l’Enciastraia tende a confondersi tra i suoi numerosi avancorpi.
Il versante orientale, in territorio italiano, sovrasta il Vallone di Puriac, in gran parte pascolivo, tributario della Valle Stura. Sul versante opposto, in Francia, si apre l’ampio Vallon du Lauzanier, da cui ha origine il torrente Ubayette. In questo vallone si trovano numerosi laghi di origine glaciale, ben visibili dalla cima della montagna. Il più elevato di questi laghi, detto Lac de l’Enchastraye, giace in una conca detritica sospesa a quota 2700 circa, a nord-ovest rispetto alla vetta.
La vetta del Monte Enciastraia è un costone orizzontale lungo qualche decina di metri. All’estremità meridionale, affacciato sulle pareti rocciose, sorge un cippo corrispondente con il punto trigonometrico della rete IGM; in posizione mediana si trova la piccola croce di vetta, mentre sul dosso settentrionale è posta una Madonnina.
Il toponimo potrebbe derivare dal termine occitano enchastre, che indica un recinto per bestiame. Secondo Michelangelo Bruno, il nome potrebbe fare riferimento alla posizione della montagna, che è “incastrata” tra numerosi valloni appartenenti a bacini diversi (In cima, 100 normali nelle Alpi Marittime, pag. 244).
Dalle cime dell’Enciastraia e della Rocca dei Tre Vescovi, si osservano panorami straordinari. In particolare, grazie alla sua posizione molto isolata, il Monte Enciastraia offre un vasto panorama a 360 gradi, comprendente: la Valle Stura e le cime che la circondano, dall’Oronaye alla Meja e al Monte Teníbres; le cime della Val Gesso, con il Monte Matto e l’Argentera; il gruppo degli Chambeyron, il Mongioia e il Salza, il Monviso; la valle della Tinée con l’isolato Mont Mounier e la Pointe de la Côte de l’Âne; le Alpi Provenzali dominate dal Mont Pelat; la valle dell’Ubaye con, sullo sfondo, il lontano massiccio degli Écrins.
Dalla Rocca dei Tre Vescovi il panorama è ovviamente molto simile, anche se parte dell’orizzonte è coperto dalla vicina sagoma dell’Enciastraia. Tuttavia, da qui, l’Enciastraia mostra il suo profilo più elegante. Inoltre, si ha una bella vista aerea sul vallone di Salse Morene, con i minuscoli e colorati Lacs d’Agnel.
Vie d’accesso
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