PUNTA DELL’ARPETTA / l’Arpette – 1611 m
TESTA D’ALPE / Tête d’Alpe – 1587 m

Settore: Alpi Liguri
Gruppo: Nodo del Monte Saccarello

Descrizione

La Punta dell’Arpetta (1611 m), in francese l’Arpette, è una delle cime principali del contrafforte che separa la Val Roya e la Val Nervia, la più alta a sud del gruppo dei monti Pietravecchia e Toraggio. Sorge all’estremità nord-occidentale dell’altopiano di Gouta, dominando la bellissima foresta omonima. La vetta non si trova sul contrafforte principale, ma sorge su un costone secondario, che si origina dal nodo del Passo dell’Arpetta e sporge sul lato della Val Roya. A nord-est di questo nodo, sul crinale principale, si trova un altro avancorpo, chiamato Punta Comune (Pointe Commune, 1557 m).
Il versante italiano dell’Arpetta è molto dolce, e si salda direttamente all’altopiano di Gouta; da questo lato la montagna è quasi impercettibile, molto dolce e ricoperta dalla foresta di conifere. Al contrario, il lato francese è alto e ripido, e scende per circa 1300 m fino al fondovalle della Roya, dove si trova il paese di Breil-sur-Roya (Breglio). Il lato francese si articola in tre versanti, separati da due costoloni. A sud un ripidissimo pendio di arbusti e rocce scende sull’incassato Vallon de Carleva; lo spallone della Cime d’Aïné (1223 m) lo divide dal Vallon de Zouayné. Il versante nord, altrettanto ripido, coperto da folti boschi che si alternano a balze rocciose, sovrasta l’appartato Vallon de Caïné.
L’Arpetta culmina con due gobbe gemelle: quella occidentale è punto trigonometrico, sormontata da un grande ripetitore e da alcuni ometti di pietre. La gobba orientale è invece una crestina rocciosa, priva di segnali. Si tratta di un eccezionale balcone panoramico sulla Val Roya e sulle montagne che la circondano, dalle cime più alte delle Alpi Liguri al gruppo del Mont Bégo. Particolarmente bella è la vista frontale sui monti Pietravecchia e Toraggio, e dall’altro lato, sulla catena del Mangiabo e della Pointe de Ventabren. Verso meridione si vede il gruppo del Monte Grammondo e il Mar Ligure, con parte della Costa Azzurra. Ad est il panorama spazia sulla Foresta di Gouta e sulla Val Nervia, con i monti Ceppo e Bignone. Il toponimo è un diminutivo di “alpe”, con la lettera l che, come spesso capita nella parlata locale, è stata sostituita da r.

Panorama dal Monte Grammondo: davanti alle Alpi innevate si elevano la Punta dell'Arpetta e la Testa d'Alpe
Panorama dal Monte Grammondo: davanti alle Alpi innevate si elevano la Punta dell’Arpetta e la Testa d’Alpe (7 dicembre 2019)

Un chilometro e mezzo più a sud-est, lungo lo spartiacque Roya-Nervia, sorge la Testa d’Alpe (Tête d’Alpe, 1587 m), un’ampia cima tondeggiante coperta da radi alberi e radure. Il lato italiano è piuttosto dolce, ed è ricoperto dall’omonima bellissima foresta demaniale; la porzione inferiore sprofonda nell’incassata valle del Torrente Barbaira, affluente del Nervia. Il versante francese, alla testata del Vallon de Carleva, è ben più ripido, sorretto da una bastionata calcarea quasi verticale alta alcune decine di metri.
La vetta tondeggiante della Testa d’Alpe è sormontata da un grosso ometto di pietra. A causa degli alberi il panorama è un po’ frammentario: si ha una bella vista sulla Val Nervia, sul mare e sulle Alpi Liguri occidentali. Verso ovest si hanno alcuni scorci sulle Alpi Marittime francesi e sulle Alpi Provenzali, fino alle lontane montagne del Verdon.
La Punta dell’Arpetta e la Testa d’Alpe sono montagne di confine dal 1860, quando il comune di Breil-sur-Roya passò alla Francia. Originariamente il confine passava a mezza costa sul versante occidentale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1947, il confine venne spostato più a est: ora contorna le due cime sul lato orientale, seguendo la sterrata dell’Alta Via dei Monti Liguri. Per via della presenza della frontiera, le due montagne sono sede di numerose opere militari, facenti parte dello sbarramento difensivo di Pigna. Alcune di queste sono ben conservate e, con le dovute attenzioni, visitabili.

Vie d’accesso

  1. Anello dalla Margheria dei Boschi
La Testa d'Alpe vista dalla Punta dell'Arpetta
La Testa d’Alpe vista dalla Punta dell’Arpetta (22 dicembre 2020)

Torna a: Nodo del Monte Saccarello