CIMA DEI PRATI DI COSIO – 1529 m
POGGIO DELL’ALLODOLA – 1491 m

Settore: Alpi Liguri
Gruppo: Nodo del Monte Saccarello

Descrizione

A ovest del Colle di Nava, tra la valletta di Nava e la Val Tanarello, si estende un piccolo massiccio montuoso, costituito da numerose vette comprese tra 1400 e 1500 m di quota. Il massiccio si origina dallo spartiacque principale alpino presso la gobba del Forte Montescio (1434 m), e sporge completamente sul lato padano della catena. La morfologia del massiccio è generalmente dolce, con ondulate dorsali coperte da boschi e prati; fa eccezione il versante settentrionale, affacciato sulla Val Tànaro, costituito da verticali pareti calcaree alternate a ripidissimi pendii boscosi, per un dislivello che supera i 600 metri.
Circa 1 km a nord rispetto al Montescio, si eleva la Cima dei Prati di Cosio (1529 m), che costituisce il nodo orografico principale del piccolo massiccio. Si tratta di un dosso arrotondato, coperto da prati e boschetti a prevalenza di abeti. Sulla vetta, costituita da una piccola radura circondata dagli alberi, sorge un piloncino in calcestruzzo; il panorama è piuttosto frammentario.
Dalla Cima dei Prati di Cosio si diramano tre costoni principali, su cui sorgono le altre cime del massiccio. Verso nord-nord-est si estende il breve contrafforte su cui sorge la Rocca Castelletto (1427 m), una notevole struttura rocciosa che sovrasta la Val Tànaro con pareti verticali alte fino a 300 metri.
Il costone che si dirige verso nord-est è più importante e sviluppato. Culmina con l’ondulata dorsale erbosa del Poggio dell’Allodola (1491 m), culminante con due gobbe gemelle, che costituisce il migliore punto panoramico dell’intero massiccio: offre una bellissima vista circolare sulle Alpi Liguri, con la catena del Pizzo d’Ormea e del Mongioie, i monti Saccarello e Frontè, il Monte Mònega, il Pizzo d’Évigno e il Mar Ligure. All’estremità del contrafforte sorge la Rocca Pennina (o Rocca Pizzo; 1404 m), un’impressionante lama calcarea che a nord precipita con pareti verticali, mentre a sud scende con ripide placconate rocciose. Insieme alla dirimpettaia Rocca Ferraira, la Rocca Pennina forma una barriera rocciosa che sembra chiudere a nord la valletta di Nava.
Il terzo contrafforte, che si dirige a nord-ovest, è quello più lungo e importante. Si abbassa subito con l’ampia sella erbosa dove sorge la Madonna dei Cancelli. La piccola chiesetta, in bella posizione panoramica sulle cime più alte delle Alpi Liguri, è forse la meta più frequentata del piccolo massiccio. Al di là della sella si eleva il Monte dei Cancelli (1517 m), una cima poco appariscente coperta dal bosco di conifere. Verso la Val Tànaro anche il Monte dei Cancelli precipita con pareti e contrafforti rocciosi, il più cospicuo dei quali è chiamato Rocca Rossa (1313 m).
L’ultima vetta del contrafforte è il Bric Cornia (1544 m), che è il punto più alto dell’intero massiccio; tuttavia, a causa del suo isolamento e della poca panoramicità (la vetta è in parte alberata), il Bric Cornia è poco frequentato. Le sue pareti rocciose sovrastano la confluenza dei torrenti Tanarello e Negrone, da cui ha origine il Fiume Tànaro. Ai piedi della parete occidentale si apre l’Arma Cornarea, una delle più importanti e conosciute grotte della zona.

Escursioni nel Nodo dei Prati di Cosio

  1. Anello della Cima dei Prati di Cosio dalla Colla dei Boschetti
  2. Anello del Poggio dell’Allodola da Nava
La Rocca Pennina vista dai pressi di Ponte Nava
La Rocca Pennina vista dai pressi di Ponte Nava (12 maggio 2019)

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