MONTE SPINARDA – 1357 m

Settore: Alpi Liguri
Gruppo: Gruppo del Monte Galero

Descrizione

Il Monte Spinarda (1357 m) è una montagna poco appariscente, in gran parte boscosa, che si eleva tra le conche di Garessio e di Calizzano. Si tratta della cima più alta del lungo contrafforte che separa la Val Tánaro dalla Val Bórmida di Millesimo, il quale ha origine poco più a sud presso il nodo del Monte Cianea; in realtà non si trova sul filo principale del contrafforte, ma su una diramazione che sporge verso nord-est, addentrandosi nella Val Bórmida. La montagna è costituita da rocce metamorfiche (anfiboliti e gneiss) risalenti probabilmente al Cambriano medio-superiore, quasi 500 milioni di anni fa.
La vetta del Monte Spinarda è costituita da un dorso allungato, in parte coperto da boschi. Sul culmine si apre un’ampia radura con qualche affioramento roccioso. Sul roccione più alto, che costituisce il culmine della montagna, si trova una grande croce. Da qui il panorama è ampio specialmente sull’alta Val Bórmida di Millesimo (con i monti Settepani, Agnellino, Carmo e Rocca Barbena, e il Mar Ligure sullo sfondo) e sull’alta Val Tánaro (con i monti Galero, Armetta, Saccarello, Antoroto e Mindino); sugli altri lati la vista è un po’ disturbata dagli alberi che arrivano fino in vetta.
Nel suo Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli stati del Re di Sardegna, scritto nel 1847, il Casalis dà alcune interessanti notizie sul Monte Spinarda: «…sullo Zotta stettero accampati i Francesi nel 1797, e sullo Spinarda nel 1799. Nel sito denominato il Vignale, sul Monte Spinarda, tra Priola, e Garessio evvi solforato aurifero, ed argentifero (…). Nello stesso sito di Vignale si rinviene ferro solforato, argentifero in uno scisto talcoso che diede all’analisi il 5/100’000 in argento» (op. cit., vol XV, pag. 755). Questi giacimenti minerari furono sfruttati per pochi anni; già a metà del XIX secolo vennero abbandonati perchè economicamente svantaggiosi.
​Sulla cima del Monte Spinarda, intorno a fine ‘700, venne posizionata una piazzaforte del regno sabaudo, poi contesa e occupata dall’esercito napoleonico; altre piazzeforti e ridotte si trovano poco più a nord, tra il Monte Sotta e il Colle dei Giovetti, come parte di una linea difensiva che correva lungo tutto il fianco destro idrografico della Val Tánaro. Oggi della piazzaforte del Monte Spinarda non rimane alcuna traccia.

Vie d’accesso

Il Monte Spinarda visto dal Monte Galero
Il Monte Spinarda visto dal Monte Galero (2 ottobre 2016)

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