MONTE GALERO – 1709 m

Settore: Alpi Liguri
Gruppo: Gruppo del Monte Galero

Descrizione

Montagna maestosa e imponente, il Monte Galero (1709 m) sorge lungo lo spartiacque principale alpino. Ne rappresenta la prima cima che si eleva al di sopra dei 1500 metri di quota, ed è anche la vetta più alta della provincia di Savona. Si erge a forma di gigantesco trapezio a dividere la media Val Tànaro (e in particolare la conca di Garessio) dalla “marittima” Val Pennavàira, su cui precipita con più di 1300 metri di pareti rocciose e ripidi pendii.
Il Monte Galero culmina con due vette, collegate da una cresta sommitale allungata e relativamente sottile. La cima orientale è la più alta, e reca la croce di vetta, un cippo in cemento ed un cartello escursionistico; verso sud-est dirama il lungo contrafforte che divide la Val Neva dalla Val Pennavàira, suo affluente, e che termina con la bella piramide del Monte Alpe. L’anticima ovest, detta localmente Galerotto (1705 m), si affaccia sull’alta Val Tànaro ed è sormontata da un’altra croce metallica.
La cresta sommitale della montagna, come spesso accade sui monti liguri, separa due versanti molto diversi tra loro. Il versante nord è ripidissimo, ma umido e ombroso, e quindi è coperto quasi uniformemente da boschi a prevalenza di faggio; dal fianco della montagna emergono alcuni notevoli cime secondarie, in gran parte rocciose, come il Monte Scalabrino, il Bric della Penna e il Monte Pietra Ardena. Il versante sud è ugualmente molto ripido, ma per la diversa esposizione è in gran parte spoglio, costituito da pareti rocciose e ripide scarpate prative.
Sul versante sud-ovest, affacciato sui pascoli del Colle del Prione, si trova un interessante fenomeno geologico: i cosiddetti “Giganti di Pietra”. Essi sono intagliati in rocce sedimentarie dette “Brecce di Monte Galero”. Queste rocce sono formate dall’accumulo di clasti della più svariata natura (dolomitici, calcarei, granitici, porfirici…) e delle più svariate dimensioni, cementati da una matrice più fine. Col passare degli anni l’erosione ha asportato le parti più tenere di questa formazione, facendo affiorare giganteschi pinnacoli dalle pareti verticali e strapiombanti.
​Dal Monte Galero il panorama è vastissimo e spettacolare: da una parte la vista è monopolizzata dalle più alte cime delle Alpi Liguri, dal Monte Bertrand al Mongioie, dal Pizzo d’Ormea al Monte Antoroto. Più a sinistra si erge la catena dei monti Saccarello e Frontè, con le sue lunghissime propaggini, mentre a destra si trova il profondo solco del Tànaro, che sbuca nella Pianura Padana. Sul lato opposto i contrafforti alpini digradano velocemente verso il mare, e da questa parte la vista si apre fino su tutto il Golfo di Genova e sulla costa toscana sovrastata dalle Alpi Apuane e dall’Appennino Tosco-Emiliano.
In dialetto il monte è chiamato “Galè”. Questo toponimo potrebbe derivare da “galla” (l’escrescenza che si forma sulle piante) oppure dal brigasco gal, che significa “fagiano di montagna”.

Vie d’accesso

Il Monte Galero visto dal Castell'Ermo
Il Monte Galero visto dal Castell’Ermo (11 gennaio 2019)

Torna a: Gruppo del Monte Galero