MONTE ARMETTA – 1744 m
Settore: Alpi Liguri
Gruppo: Gruppo del Monte Galero
Descrizione
Il Monte Armetta (1744 m) è la vetta più elevata del gruppo montuoso, e sorge lungo lo spartiacque principale delle Alpi; insieme all’adiacente Monte della Guardia e al Monte Dubasso forma un massiccio ampio e allungato, che si stende tra il Colle del Prione e il Passo di Prale.
Nonostante sia la vetta dominante, l’Armetta è una montagna decisamente poco individuata e poco appariscente. Visto dal Monte Dubasso appare come un gobbone allungato di praterie e boschetti di larici; dalla Val Pennavàira si vedono gli ampi versanti prativi che salgono verso l’area sommitale, ma non si riesce ad individuare una vera vetta; da gran parte delle circostanti Alpi Liguri, l’Armetta appare sempre nascosto o confuso tra altri crinali montuosi mentre, al contrario, il vicino Monte Galero troneggia imperioso. Solo il versante settentrionale si presenta abbastanza imponente: è una grande bastionata, alta circa mille metri, in cui balze calcaree si alternano a boschi selvaggi; la bastionata sovrasta direttamente il paese di Ormea, e un buon tratto della Val Tànaro.
La zona sommitale della montagna è costituita da un vasto altopiano ondulato, in gran parte pascolivo, da cui emergono due o tre piccole cime. La più elevata reca un grande cippo di pietre cementate, su cui è posta la targa di vetta. Poco lontano, tra le praterie sommitali, crescono le stelle alpine. Dalla vetta del Monte Armetta si osserva un panorama molto vasto, comprendente tutta la Val Tànaro con l’imponente catena del Mongioie, del Pizzo d’Ormea e dell’Antoroto, una parte di Pianura Padana, tutto il resto delle Alpi Liguri, il mare e gran parte della Riviera Ligure.
Il toponimo è un diminutivo del termine dialettale arma o barma, molto diffuso nel ponente ligure e nel basso Piemonte. Esso ha in genere il significato di riparo o di grotta.
Nonostante sia la vetta dominante, l’Armetta è una montagna decisamente poco individuata e poco appariscente. Visto dal Monte Dubasso appare come un gobbone allungato di praterie e boschetti di larici; dalla Val Pennavàira si vedono gli ampi versanti prativi che salgono verso l’area sommitale, ma non si riesce ad individuare una vera vetta; da gran parte delle circostanti Alpi Liguri, l’Armetta appare sempre nascosto o confuso tra altri crinali montuosi mentre, al contrario, il vicino Monte Galero troneggia imperioso. Solo il versante settentrionale si presenta abbastanza imponente: è una grande bastionata, alta circa mille metri, in cui balze calcaree si alternano a boschi selvaggi; la bastionata sovrasta direttamente il paese di Ormea, e un buon tratto della Val Tànaro.
La zona sommitale della montagna è costituita da un vasto altopiano ondulato, in gran parte pascolivo, da cui emergono due o tre piccole cime. La più elevata reca un grande cippo di pietre cementate, su cui è posta la targa di vetta. Poco lontano, tra le praterie sommitali, crescono le stelle alpine. Dalla vetta del Monte Armetta si osserva un panorama molto vasto, comprendente tutta la Val Tànaro con l’imponente catena del Mongioie, del Pizzo d’Ormea e dell’Antoroto, una parte di Pianura Padana, tutto il resto delle Alpi Liguri, il mare e gran parte della Riviera Ligure.
Il toponimo è un diminutivo del termine dialettale arma o barma, molto diffuso nel ponente ligure e nel basso Piemonte. Esso ha in genere il significato di riparo o di grotta.
Vie d’accesso
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