CASTELL’ERMO (o PESO GRANDE) – 1094 m
MONTE NERO – 980 m

Settore: Alpi Liguri
Gruppo: Gruppo del Monte Galero

Descrizione

Il Castell’Ermo (1094 m), detto anche Peso Grande, sorge sullo spartiacque tra la Valle Arroscia e la Val Pennavàira; non è la cima più alta di questo contrafforte, ma è certamente la più imponente ed appariscente. I due toponimi rispecchiano direttamente l’aspetto della montagna: Castell’Ermo in riferimento al suo sembrare una fortezza solitaria in rovina (a causa delle tormentate creste e dei torrioni rocciosi), Peso (= poggio) Grande in riferimento alla sua mole imponente. Vista dall’alta Val Pennavàira e dai monti circostanti appare come un’elegante e regolare piramide rocciosa; dalla zona del Monte Carmo assume una forma più esile e irregolare, quasi tormentata; dalla Piana di Albenga, invece, è in parte nascosto dalla mole squadrata del meno elevato Monte Nero.
Il versante meridionale della montagna, che sovrasta la Valle Arroscia, è in gran parte dolce e inclinato, coperto da boschi, prati e fasce coltivate. Sulle pendici inferiori si trovano le numerose frazioni dei comuni di Onzo e Vendone, mentre in uno spiazzo poco sotto la vetta sorge la piccola e antichissima chiesetta di San Calogero. Il lato settentrionale è invece completamente diverso: sovrasta altissimo la Val Pennavàira, precipitando con imponenti pareti di dolomie stratificate.
Gli imponenti dirupi si presentano molto irregolari, interrotti da forre, canaloni, aeree cenge e imponenti torrioni staccati. Sono particolarmente note le cosiddette “Torri du Barei”, quattro giganteschi campanili (la Guglia, la Torre, la Donna Lucrezia e la Torre Ghina) ben visibili anche dalla cima e raggiungibili mediante impervi sentierini e scivolose cenge erbose. Le rocce del Castell’Ermo, soprattutto a causa della loro scarsa qualità, non sono mai state particolarmente frequentate dagli alpinisti; tuttavia, un piccolo numero di appassionati le ha esplorate in lungo e in largo, tracciando numerose vie di tutte le difficoltà. Oggi, sul Castell’Ermo, l’arrampicata è vietata da una legge regionale, per tutelare gli uccelli che nidificano in questi ambienti impervi.
​La cima della montagna è costituita da due spuntoni principali. Il più elevato è quello occidentale, ma la croce di vetta è posta su quello orientale, in modo che sia visibile dalla chiesetta di San Calocero. Dalla vetta si osserva un panorama aereo e spettacolare: da una parte tutta la Riviera Ligure, dalla zona del Pizzo d’Evigno alle Alpi Apuane; dall’altra la vicina catena dei monti Galero, Dubasso e Armetta, dietro alla quale spuntano le alte vette del Pizzo d’Ormea, del Mongioie e dei crinali tra il Monte Bertrand e il Monte Saccarello.
Poco a oriente rispetto al Castell’Ermo, sempre sullo stesso contrafforte, sorge il Monte Nero (980 m): si tratta di un vasto panettone che culmina con un altopiano di prati e boschetti. Verso nord e ovest anche il Monte Nero precipita con altissime pareti dolomitiche, che sovrastano la media Val Pennavàira facendole da degno sfondo alpestre. La parete ovest del Monte Nero, particolarmente irta di guglie e spettacolari spuntoni, è definita “il Giardino”; analogamente alle Torri del Castell’Ermo, anche questi torrioni ospitano vie d’arrampicata mai divenute troppo note, e oggi non più ripetute a causa del divieto di arrampicata. Dalle radure sommitali del Monte Nero si godono bei panorami, un po’ più frammentari rispetto a quelli offerti dal Castell’Ermo; è tuttavia spettacolare avvicinarsi al ciglio delle pareti e guardare in basso, verso la Val Pennavàira e i suoi suggestivi borghi.
Il Castell’Ermo e il Monte Nero, nonostante siano meno conosciuti e considerati rispetto ad altre vette dei dintori, offrono escursioni estremamente varie e remunerative: dalla tranquilla passeggiata nei boschi per raggiungere l’aerea vetta del Castell’Ermo agli impervi percorsi che permettono di visitare le grandi pareti settentrionali, immergendosi in un ambiente dolomitico e spettacolare, che potrebbe fare invidia alle famose “sorelle” del Trentino-Alto Adige.

Vie d’accesso

  1. Da Menezzo
  2. Da Arnasco (variante per il “Sentiero dei Giganti”)
Il Castell'Ermo visto dai pressi della Colla di San Giacomo
Il Castell’Ermo visto dai pressi della Colla di San Giacomo (2 febbraio 2014)

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