MONGIOIE – 2631 m
Settore: Alpi Liguri
Gruppo: Alpi del Marguaréis
Descrizione
Il Mongioie (2631 m) è la cima più nota delle Alpi Liguri, seconda in ordine di altezza dopo la vicina Punta Marguaréis. Montagna imponente e maestosa, sorge sul contrafforte che separa la Val Tánaro dalle valli monregalesi. La sagoma regolare e la posizione isolata rendono il Mongioie la vetta più evidente dell’intero settore montuoso; per questo, a lungo si è pensato che fosse anche la più alta. La Punta Marguaréis rimane in posizione defilata e nascosta, ed è per questo poco appariscente; invece, il Mongioie appare eminente e ben individuato da tutti i versanti, anche da molto lontano: nelle giornate limpide lo si riconosce facilmente dalla città di Genova e dalla riviera di levante. Se visto da est o da ovest assume una forma a regolare trapezio; da nord o da sud invece appare come una svelta piramide.
Il Mongioie costituisce un’importante punto nodale: verso nord dirama il possente contrafforte che divide la Valle Éllero dalla Val Corsaglia. Il versante nord-ovest, affacciato sulla Valle Éllero, è il più dolce: costituito da ampi campi carsificati poco inclinati, che lasciano spazio ai pascoli alle quote meno elevate. Verso sud, sulla Val Tánaro, sporge la massiccia anticima della Rocca Garba (o Rocca del Garbo; 2505 m), che precipita con imponenti pareti verticali di roccia calcarea sui pianori dove sorge il Rifugio Mongioie. Nella porzione sud-orientale, questo versante si fa meno ripido, in parte erboso e detritico: da questo lato sale la frequentata via normale alla cima. Infine, il versante nord-est è quello più severo: chiude la testata del Vallone Raschera, tributario della Val Corsaglia, con una parete rocciosa triangolare alta più di 400 metri, solcata da vertiginosi canaloni.
La cresta sommitale, orientata da sud-sud-ovest a nord-nord-est, è lunga circa 200 metri e quasi orizzontale. Nel punto più elevato si trova una grande croce metallica, affiancata da un muretto a secco che può offrire riparo in caso di vento. All’estremità nord-orientale della cresta, in posizione assai aerea e vertiginosa, si trova una grande statua bronzea della Madonna, raggiungibile solo con passo fermo e molta attenzione.
Nelle giornate limpide la vetta offre un panorama sconfinato. Si vedono tutte le Alpi Liguri e Marittime, dominate dall’Argentera e dal Monte Matto. Intorno alla Pianura Padana si segue tutto l’arco alpino occidentale e centrale, attraverso il Monviso, il Gran Paradiso, il Monte Rosa e, se si è fortunati, anche il gruppo del Bernina. Verso est, oltre i crinali più bassi delle Alpi Liguri, si vedono l’Appennino Ligure e il Golfo di Genova; se è terso, si possono scorgere anche l’Appennino Tosco-Emiliano e le Apuane. Verso sud-est e sud si stende il Mar Ligure, oltre il quale è possibile scorgere la Corsica.
Il toponimo deriva probabilmente dal termine provenzale monjoia, che indica un grosso ometto o piramide di pietre posta come punto di riferimento, in genere su colli o dossi. Probabilmente, essendo il Mongioie ben visibile e riconoscibile anche da molto lontano, doveva costituire un punto di riferimento naturale per tutti gli abitanti della zona. Secondo un’altra interpretazione, il toponimo verrebbe da «Cioie o Ciuaie, nome dialettale di una certa varietà di cornacchie che nidificano numerose nelle rocce del monte e dei dintorni» (E. Montagna, L. Montaldo, Alpi Liguri, pagg. 416, 418).
Vie d’accesso
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