SOMMET DU PROREL – 2566 m
Settore: Alpi del Delfinato
Gruppo: Massiccio degli Écrins
Descrizione
Con il nome di Mont Prorel viene indicato il massiccio rilievo che sovrasta Briançon sul lato occidentale; è l’ultima propaggine dell’imponente contrafforte di Serre Chevalier che, originatosi presso il Sommet de l’Eychauda, divide la valle della Guisane (la Salle-les-Alpes) dal vallone del Torrent de la Sache, entrambi tributari della Durance. La montagna, fasciata alla base da vasti boschi di pino (purtroppo sguarati dalle numerose piste da sci) culmina con un vasto altopiano di erba e detriti, in cui si trovano alcune doline; nell’altopiano si trovano altre piste da sci, collegate con il comprensorio di Serre Chevalier.
Dall’altopiano emerge, con una ben riconoscibile forma a cupola, il Sommet du Prorel (2566 m). Si tratta di una montagna in gran parte detritica, dai versanti interrotti in più parti da dirupi in sfacelo di calcari, dolomie e brecce. Il versante sud, che sovrasta le piste da sci del Prorel, è interrotto da un’imponente fascia rocciosa dolomitica, quasi verticale, chiamata Serre Blanc. La fascia dolomitica è separata dal corpo principale della montagna attraverso una caratteristica vallecola sospesa pianeggiante.
La cima, piuttosto ampia e pianeggiante, è sormontata da un grosso ometto di pietre; nei pressi sorge un ripetitore. Si tratta di un ottimo punto panoramico sulle Alpi Cozie Settentrionali e sulle Alpi del Delfinato: si vede tutta la valle di Briançon, con le vette circostanti; verso est si riconoscono le cime eminenti della Pierre Menue, del Monte Chaberton e del Pic de Rochebrune (dietro a cui spunta il Monviso); verso sud si apre la valle della Durance, mentre verso est si innalzano le alte e maestose vette degli Écrins: la cima più massiccia ed evidente è il Mont Pelvoux, mentre la più elevata Barre des Écrins si mostra come un’esile piramide dalle pareti verticali; verso nord-ovest si apre invece la lunga valle della Guisane, chiusa in fondo dagli svelti pinnacoli delle Aiguilles d’Arves.
Dall’altopiano emerge, con una ben riconoscibile forma a cupola, il Sommet du Prorel (2566 m). Si tratta di una montagna in gran parte detritica, dai versanti interrotti in più parti da dirupi in sfacelo di calcari, dolomie e brecce. Il versante sud, che sovrasta le piste da sci del Prorel, è interrotto da un’imponente fascia rocciosa dolomitica, quasi verticale, chiamata Serre Blanc. La fascia dolomitica è separata dal corpo principale della montagna attraverso una caratteristica vallecola sospesa pianeggiante.
La cima, piuttosto ampia e pianeggiante, è sormontata da un grosso ometto di pietre; nei pressi sorge un ripetitore. Si tratta di un ottimo punto panoramico sulle Alpi Cozie Settentrionali e sulle Alpi del Delfinato: si vede tutta la valle di Briançon, con le vette circostanti; verso est si riconoscono le cime eminenti della Pierre Menue, del Monte Chaberton e del Pic de Rochebrune (dietro a cui spunta il Monviso); verso sud si apre la valle della Durance, mentre verso est si innalzano le alte e maestose vette degli Écrins: la cima più massiccia ed evidente è il Mont Pelvoux, mentre la più elevata Barre des Écrins si mostra come un’esile piramide dalle pareti verticali; verso nord-ovest si apre invece la lunga valle della Guisane, chiusa in fondo dagli svelti pinnacoli delle Aiguilles d’Arves.
Vie d’accesso
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