MONT THABOR – 3178 m

Settore: Alpi Cozie
Gruppo: Cozie Settentrionali

Descrizione

Il Mont Thabor (Monte Tabor; 3178 m) è una vetta che sorge lungo lo spartiacque principale alpino, in questo tratto completamente in territorio francese dopo i trattati del 1947. Si tratta di una delle montagne più note e frequentate delle Alpi Cozie Settentrionali, apprezzata per il bellissimo paesaggio, per il vasto panorama e per la relativa facilità di accesso: la via normale è escursionistica, del tutto priva di difficoltà se si eccettua il grande dislivello.
Si tratta di un gigantesco cupolone di ghiaie e detriti, dalle forme arrotondate. È ben riconoscibile anche da lontano per la sua mole massiccia, che sovrasta decisamente le più basse cime circostanti, e per il colore giallastro dei suoi pendii. La sua orografia è abbastanza complessa, ma si possono riconoscere tre versanti principali: il versante sud-est, dolce e detritico, che digrada verso il Vallon du Diner (Valle Stretta) con aperti pendii da cui emergono notevoli strutture rocciose; il versante est-nord-est, che si affaccia sul Vallon du Peyron (sempre Valle Stretta) con una lunghissima bastionata verticale di rocce quarzitiche; il versante nord-ovest, che precipita sul vallone di Valmenier con una parete in sfacelo.
La cima è anche punto nodale: verso nord dirama un importante contrafforte che si spinge verso la valle della Maurienne, separando il vallone di Valmenier da quello di Bissorte. Lungo questo contrafforte, poche centinaia di metri a nord del Mont Thabor, sorge il Pic du Thabor (3207 m): un ardito corno quarzitico che, pur essendo più alto dello stesso Mont Thabor, è molto meno frequentato poichè più isolato e difficoltoso.
La vetta del Mont Thabor è ad ampio dorso, terrosa, culminante con due gobbe gemelle sormontate da ometti di pietre. Sul versante sud-occidentale, pochi metri sotto alla cima, sorge una cappella dedicata alla Madonna Addolorata. Pare che una primitiva cappella sia sorta sulla montagna già nel XI secolo, a sostituire un precedente tempio pagano; la cappelletta è poi stata più volte ricostruita. Il nome della montagna, comune al celebre monte della trasfigurazione in Israele, sembra sia stato dato da pellegrini e soldati di ritorno da una delle crociate in Terra Santa.
​Dalla cima del Mont Thabor, nelle giornate limpide, si osserva uno straordinario panorama a 360°: negli immediati dintorni solamente il Pic du Thabor e la Rocca Bernàuda sono più elevati, e di poche decine di metri. Verso ovest la vista è dominata dai giganteschi picchi ghiacciati degli Écrins e dalle Aiguilles d’Arves; verso nord si segue tutta la vallata della Maurienne, con le imponenti cime della Vanoise. Sullo sfondo si possono riconoscere i ghiacciai del Gran Paradiso. Verso est, la muraglia dolomitica dei Re Magi non impedisce di vedere le cime più alte della Val di Susa. Verso sud, oltre le vicine Dolomiti di Valle Stretta, si riconoscono le piramidi del Pic de Rochebrune e, più a distanza, del Monviso.

Vie d’accesso

  1. Dalle Grange Valle Stretta
Il Mont Thabor ancora innevato e l'aguzzo Pic du Thabor, visti dalla Punta Nera; sullo sfondo a destra le Aiguilles d'Arves
Il Mont Thabor ancora innevato e l’aguzzo Pic du Thabor, visti dalla Punta Nera; sullo sfondo a destra le Aiguilles d’Arves (5 luglio 2020)

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