MONTE SCALETTA – 2840 m

Settore: Alpi Cozie
Gruppo: Alpi del Chambeyron

Descrizione

Il Monte Scaletta (2840 m) sorge sullo spartiacque tra le valli Máira e Stura di Demonte. Pur non essendo tra le cime principali della regione, è una delle montagne più belle e frequentate delle due valli. Si tratta di una montagna allungata da nord-ovest a sud-est, dalla forma complessa; la cima principale si trova all’estremità nord-ovest della cresta sommitale. È costituito da calcari e dolomie, che formano severe pareti e suggestivi torrioni rocciosi.
Se visto da lontano, il Monte Scaletta non è particolarmente appariscente: si confonde con le altre cime periferiche del sottogruppo del Monte Oronaye. Dalla Valle Stura appare come un tozzo castello irregolare; la cima principale assume una forma conica, alla cui destra si elevano le anticime e i torrioni della cresta sud-est. In generale, il versante della Valle Stura è detritico, con enormi ghiaioni e speroni di rocce rotte. Ai suoi piedi si estende il vallone sospeso in cui giacciono i tre Laghi di Roburent. Il versante opposto, rivolto alla Val Maira – e precisamente sul Vallone di Unerzio – è più severo; presenta una parete di rocce instabili, alta 100-150 metri e fasciata alla base da enormi coni detritici.
La cima della montagna è una cupola di detriti e magre erbe. Vi si trova una croce metallica realizzata con i resti di una mitragliatrice. Il panorama è molto vasto: verso nord si vede bene il Monviso, con davanti la Rocca la Marchisa e il Chersogno. Verso est si osserva la bassa Val Máira, con l’inconfondibile Rocca la Meja; dietro, si può notare la pianura cuneese, e le cime delle Alpi Liguri e Marittime dominate dall’Argentera. Verso sud-est si vedono le montagne della Valle Stura di Demonte, dal Becco Alto d’Ischiatór al Claï Supérieur. A sud-ovest, al di là dell’isolata piramide del Monte Enciastraia, si possono scorgere la Pointe de la Côte de l’Âne e il Mont Pelat. Infine, in direzione ovest, spiccano la Tête de Seguret e il gruppo del Parpaillon. Solo a nord-ovest la vista è parzialmente sbarrata dal vicino e imponente Monte Oronaye.
Sulla cima e sui versanti del Monte Scaletta sono ancora evidenti i resti di numerose opere militari. Qui si trovava infatti uno dei capisaldi del Vallo Alpino realizzato durante il periodo fascista, noto come Caposaldo della Scaletta. Pochi metri sotto alla cima si notano le entrate di alcune gallerie che guidano ad alcune postazioni di osservazione; nei pressi, sull’orlo della parete rivolta verso la Val Máira, arrivava una teleferica. Altre opere (trincee e gallerie) si trovano sul versante nord-ovest, sopra al Colle della Scaletta; una di queste gallerie è oggi percorsa dal Sentiero Roberto Cavallero, la “via normale” alla vetta.
Il toponimo (in occitano Eschaléto), comune ai sottostanti colli della Scaletta e dell’Escalon, deriva dalla conformazione “a scaletta” dei ripidi sentieri che vi salgono. La prima ascensione di cui si ha notizia fu effettuata dal capitano Cossato, dello Stato Maggiore Sardo, nel 1830.

Vie d’accesso

  1. Anello dal Vallone di Unerzio
Da sinistra: Monte Vanclava, Monte Scaletta e Rocca Peroni; panorama dai pressi del Colle di Puriac
Da sinistra: Monte Vanclava, Monte Scaletta e Rocca Peroni; panorama dai pressi del Colle di Puriac (25 luglio 2021)

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