Settore: Alpi Apuane
Gruppo: Apuane Meridionali

La Pánia della Croce (1858 m) è la quarta montagna più alta delle Alpi Apuane, e il punto culminante della parte meridionale della catena. È una montagna isolata, maestosa ed imponente, e per questo è nota come la “Regina delle Apuane”. Sorge sullo spartiacque principale della catena montuosa, ed è il punto nodale principale di un piccolo massiccio noto come Gruppo delle Pánie, di cui fanno parte anche il Pizzo delle Saette, l’Uomo Morto, la Pánia Secca, la Pánia Verde e il Monte Forato.
Se vista dalla Versilia o dalla Garfagnana, la Pánia della Croce ha una sagoma a trapezio. Vista dagli altri due lati invece assume una forma più svelta, vagamente conica. I versanti sono imponenti, in gran parte di erba e rocce. Il versante nord è molto severo, e scende con balze rocciose verticali sul tormentato altopiano carsico della Vetricia. Il versante sud-est si affaccia su Foce di Valli con un imponente e uniforme scivolo erboso, sovrastato dalle rocce sommitali. A sud-ovest, la Pánia rivolge il suo fianco più alto, in gran parte roccioso, che sovrasta i ripidi pendii boscosi del vallone di Cardoso. Il fianco orientale è invece caratterizzato da una conca sospesa, chiamata Vallone dell’Inferno, il cui fondo è situato a circa 1650 metri di quota. Questa conca è sorretta da un’altra imponente parete verticale, che sovrasta la testata della valle della Túrrite di Gallicano.
Per via della relativa facilità d’accesso, la Pánia della Croce è anche una delle cime apuane più amate e frequentate dagli escursionisti. Due sentieri segnalati salgono alla vetta. Il più frequentato proviene dal versante nord-est, ed è servito dal Rifugio Rossi. Un altro sentiero, più lungo ma più comodo per chi proviene dalla Liguria o dalla Versilia, sale dal versante est, ed è servito dal Rifugio Del Freo.
La cresta sommitale della Pánia della Croce è rettilinea, quasi orizzontale, orientata nord-sud. Il dosso situato all’estremità nord è sormontato da un ometto di pietre. Il punto culminante si trova però all’estremità sud, ed è sormontato da una grande croce metallica. La croce originaria fu eretta nel 1900, ma poi venne distrutta da un fulmine; la croce attuale è stata posta nel 1956.
Si tratta di un punto panoramico straordinario. La vista è aperta soprattutto verso sud e sud-est, sulle piane di Lucca e Pisa, sulle colline della Toscana centrale, sulla costa e sul Mar Ligure, con le isole dell’Arcipelago Toscano e la Corsica sullo sfondo. Verso ovest si vedono le cime più alte delle Apuane e, dietro, i contrafforti dell’Appennino Ligure; si riconosce bene il Golfo della Spezia con le isole della Palmaria e del Tino. Nelle giornate limpide, sullo sfondo, si possono vedere le Alpi Liguri, Marittime e Cozie. Verso nord invece, l’ampia depressione della Garfagnana separa le Apuane dall’Appennino Tosco-Emiliano, che si segue dal Monte Marmagna, attraverso i gruppi dell’Alpe di Succiso, del Cusna e del Cimone, fino al Corno alle Scale.
La Pánia della Croce è citata da Dante nella Divina Commedia come “Pietrapana”. Già da tempi antichi era frequentata dai cosiddetti “Uomini della Neve”: quando i frigoriferi non esistevano ancora, questi valligiani si recavano sul versante nord della montagna a raccogliere la neve, che lì si conservava fino ad estate inoltrata. Il toponimo “pania”, analogamente al frequente “penna” deriva probabilmente dalla radice pan o pen, che indica una cima eminente, e forse si riferisce al culto della divinità pagana Pen, dio delle vette.

La Pánia della Croce (a sinistra) e la Pánia Secca viste dal Monte Matanna
La Pánia della Croce (a sinistra) e la Pánia Secca viste dal Monte Matanna (30 dicembre 2019)

La Pánia della Croce è anche un importante punto nodale. Il contrafforte secondario più importante si dirama verso nord-est, e forma lo spartiacque tra la valle della Túrrite Secca e quella della Túrrite di Gallicano. Su questa dorsale sorge la Pánia Secca e altre cime minori del gruppo.
Anche la cresta nord-nord-ovest della Pánia della Croce riveste una certa importanza, pur essendo molto più breve. Dopo un tratto affilato con alcune ondulazioni, questa cresta termina con la cuspide del Pizzo delle Saette (1722 m), una delle più notevoli elevazioni del gruppo delle Pánie.
Visto da monte, il Pizzo delle Saette appare come un cono roccioso dai fianchi ripidi, non molto prominente e saldato alla cresta nord-nord-ovest della Pánia della Croce. Invece, verso nord, rivolge una parete rocciosa tra le più imponenti di questo settore delle Apuane. Questa parete, alta più di 500 metri, è ben visibile da Isola Santa e dalle Capanne di Caréggine. Nella parte alta è tagliata dalle cosiddette Cenge dei Partigiani, un arditissimo passaggio a mezza costa oggi percorso dagli escursionisti più esperti.
La cima sassosa del Pizzo delle Saette è sormontata da un ometto di pietre a forma di croce (finchè sta in piedi…). Offre una spettacolare vista aerea sulla valle della Túrrite Secca, con il lago e il paese di Isola Santa, oltre che un panorama ravvicinato e inusuale del versante nord della Pánia della Croce. Il toponimo “Pizzo delle Saette” è recente, probabilmente entrato in uso a fine Ottocento: in origine il monte era noto come Pánia Ricca.

  1. Da Levigliani
La Pánia della Croce vista dal Rifugio Del Freo, con il Pizzo delle Saette sulla sinistra
La Pánia della Croce vista dal Rifugio Del Freo, con il Pizzo delle Saette sulla sinistra (29 luglio 2020)

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