MONTE CORCHIA – 1678 m

Settore: Alpi Apuane
Gruppo: Apuane Meridionali

Descrizione

Il Monte Corchia (1678 m) è una montagna massiccia e imponente che sorge lungo lo spartiacque principale delle Alpi Apuane, tra il Passo Croce e la Foce di Mosceta. È ben visibile dalla riviera della Versilia tra Forte dei Marmi e Lido di Camaiore, molto riconoscibile per la presenza di un enorme ravaneto che, come un ghiacciaio, è annidato nell’avvallamento tra le due cime della montagna. Nonostante non sia tra le cime più rilevanti della catena apuana, questa montagna è molto nota: ospita l’enorme complesso speleologico dell’Antro del Corchia, esplorato per uno sviluppo superiore ai 60 km, e in piccolissima parte attrezzato per le visite turistiche.
​Il Monte Corchia ha una morfologia piuttosto complessa, dovuta alla particolare situazione geologica in cui si trova: l’area sommitale, dalla forma tondeggiante, è costituita da marmo; sui versanti invece affiorano le dolomie, che formano alte pareti e spettacolari torrioni. La cresta sommitale, lunga quasi un chilometro, culmina con due cime molto individuate: la cima orientale è la vetta principale della montagna; la cima occidentale, di poco più bassa, è su molte carte indicata come Corchia Ovest (1632 m).
Il versante meridionale, altissimo e imponente, si affaccia sul vallone del Canale del Bosco, affluente del Fiume Vezza, e ospita nella sua porzione inferiore il paese di Levigliani. Si tratta di un versante ripidissimo, interrotto da pareti e placconate rocciose anche di grandi dimensioni. Il versante nord, noto come “Retrocorchia”, è ripido e in parte roccioso solo nella porzione sommitale; poco sotto diventa dolce ed ondulato, coperto da una vasta e suggestiva faggeta. Tra gli avvallamenti del Retrocorchia si nasconde il Padule di Fociómboli, l’unica zona umida naturale delle Apuane.
Il Corchia Ovest è il nodo principale della montagna: dirama verso nord il tormentato costone delle Guglie del Corchia, che si spinge nel bacino della Tùrrite Secca. Dopo essersi abbassato al valico di Fociómboli, questo contrafforte si eleva nell’isolato Monte Freddone. Il versante occidentale del Corchia Ovest e delle Guglie del Corchia è una maestosa parete dolomitica, alta fino a 150 metri e larga quasi un chilometro; nella porzione meridionale è caratterizzata dai Torrioni del Corchia, piuttosto frequentati dagli arrampicatori.
La vetta principale del Monte Corchia è sormontata da una piccola croce metallica, che reca anche un contenitore con il libretto per le firme. Il panorama è vasto e circolare: suggestive soprattutto le viste sulle circostanti cime apuane, specialmente la grandiosa Pània della Croce e l’inconfondibile Penna di Sumbra. Verso sud si osserva un tratto di costa della Versilia, il Mar Ligure e, se si è fortunati, le isole toscane e la Corsica. Oltre il mare, in direzione ovest, è possibile scorgere le Alpi Liguri e Marittime. Dal lato opposto, si osserva una piccola parte di Garfagnana, coronata dal crinale appenninico Tosco-Emiliano dal Monte Cusna al Monte Cimone.
La porzione sommitale del Monte Corchia è costituita dal classico marmo apuano, e per questo non è stata risparmiata dalle attività estrattive. Attualmente è attiva la Cava dei Tavolini, che ne squarcia il versante meridionale a partire dalla sella tra le due vette; l’enorme ravaneto della Cava dei Tavolini è ben visibile dalle spiagge della Versilia. Un tentativo molto discusso è stato effettuato anche sul versante del Retrocorchia, la cui porzione sommitale è stata “assaggiata” simmetricamente rispetto alla Cava dei Tavolini. La cava del Retrocorchia è però durata pochissimo, giusto il tempo di tagliare qualche blocco, tracciare un’invadente marmifera attraverso la faggeta e abbandonare qualche macchinario cessata l’attività. Altre cave ormai inattive si trovano sui versanti sud-est e est; sopra al Rifugio del Freo si riconoscono le tracce di antiche vie di lizza, che portano ad alcuni piccoli fronti posti poco più in alto.

Vie d’accesso

  1. Anello dal Passo Croce
Le case di Terrinca e il Monte Corchia
Le case di Terrinca e il Monte Corchia (29 luglio 2020)

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