Acquasanta – Cappella della Baiarda – Colla di Prà – Acquasanta (Sentiero Frassati)
Caratteristiche
Difficoltà:
Sentiero Frassati: E/EE
Sentiero F1: EE
Sentiero Carlo Poggio: E/EE
Discesa: E
Dislivello in salita: 520 m circa
Tempo: 3 – 4 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Gennaio 2017
Il Sentiero Frassati è un percorso ad anello che si svolge intorno al severo e roccioso contrafforte della Baiarda, in ambiente alpestre e spettacolare a brevissima distanza dal mare. Sono possibili tre percorsi di salita: il primo si svolge lungo il contrafforte sud-ovest della montagna, caratterizzato dal dente roccioso della Punta Pietralunga; il secondo risale la parete nord-ovest per aeree cenge attrezzate con cavi metallici; il terzo (“Sentiero Carlo Poggio”) effettua un giro più lungo seguendo vecchie mulattiere nel severo vallone del Rio Baiardetta. La discesa è molto più tranquilla, per buoni sentieri nel vallone del Rio Condotti.
Accesso
a) In treno si raggiunge la stazione di Acquasanta (linea Genova-Ovada-Acqui).
b) In automobile si esce al casello autostradale di Prà, poi si prosegue lungo l’Aurelia in direzione Savona. Dopo 1 km si gira a destra (indicazioni) lungo la ex-SS456 del Passo del Turchino. A Mele si gira a destra e, risalendo la valle del Rio Martino, si raggiunge il Santuario dell’Acquasanta. Si imbocca a destra la stradina asfaltata per la stazione, che attraversa il Rio Martino su un ponte e sale con tornanti. Lasciata a destra la strada per la Colla di Prà si arriva al piazzale della stazione ferroviaria di Acquasanta (212 m).
Salita
Usciti dalla stazione, si percorre la strada asfaltata in direzione di Acquasanta, attraversando il ponticello sul Rio Condotti e giungendo ad un bivio. Si gira a sinistra lungo la rotabile che sale verso la Colla di Prà; dopo alcune curve, in località Briscuggi (243 m) si trova un altro bivio, dove si abbandona la strada principale per imboccare una diramazione che scende a sinistra. Si riattraversa il Rio Condotti su un ponticello, quindi si procede con lievi saliscendi tra case isolate; a due bivi si va a sinistra, quindi si giunge al Piano Pezzolo (242 m), dove la strada, ormai sterrata, curva verso destra. La rotabile termina presso il cancello dell’ultima casa isolata; qui si imbocca a destra un sentierino che la aggira a monte con una breve salita.
Si taglia in diagonale tra la vegetazione, poi si piega a destra e, con una breve discesa si entra nel selvaggio vallone del Rio Baiardetta, chiuso tra i rocciosi versanti della Punta Martín e della Baiarda. Il sentiero procede sul lato sinistro idrografico prima in piano poi in lieve salita fino ad un bivio in località Gazeu (297 m; cartelli indicatori). Si trascura il sentiero per Punta Martín e si sale a destra seguendo i segnavia bianco-rossi del Sentiero Frassati. Il sentierino sale lungo la massima pendenza per alcune centinaia di metri tra pini e rocce, poi piega a sinistra e, sorpassati alcuni tratti umidi per la presenza di una sorgente, raggiunge un secondo bivio (località Fontanín; 410 m).
Da non confondersi con il Fontanin da Scaggia, posto molto più in alto nei pressi del Bric Fontanabuona, questa zona prende il nome da una sorgente, non incanalata e quindi inutilizzabile dagli escursionisti.
Qui si presentano tre possibilità:
Sentiero Frassati
Il percorso principale del Sentiero Frassati piega bruscamente a destra lungo una mulattiera che taglia quasi in piano. Si supera una vecchia cava abbandonata, quindi si passa accanto ad un aereo belvedere sulla valle del Rio Baiardetta. Attraversato un boschetto di pini si giunge alla Colletta di Termi (420 m), piccola sella sul contrafforte sud-ovest della Baiarda. Qui si trova un bivio.
Il sentiero che prosegue dritto va ad attraversare il Rio Condotti, quindi si ricongiunge al percorso di discesa descritto in questo itinerario.
Si piega a sinistra seguendo i segnavia bianco-rossi, lungo un ripido sentiero a tratti scalinato che sale tra alti arbusti e radi pini. Raggiunta una prima spalla, appare alla vista lo spuntone della Punta Pietralunga e il costolone che si dovrà rimontare. Si prosegue per un lungo tratto in leggera salita, fino ai piedi del costolone. Il sentierino sale quindi ripidamente tra erba e rocce tenendosi poco a destra del dirupato filo di cresta. Si passa subito sotto alla cima della Punta Pietralunga (665 m), raggiungibile superando alcuni passaggi su roccette esposte. Risalendo il risalto terminale con alcune svolte e brevi passaggi su roccia, si raggiunge infine la Cappella della Baiarda (1.15 – 1.45 ore).
sentiero f1
Si prosegue a sinistra lungo una variante del Sentiero Frassati (segnavia F1). Il sentiero taglia in leggera salita il ripido versante nord-ovest della Baiarda, poi piega a destra e risale una piccola pietraia. Si prosegue poi in piano ai piedi degli aspri dirupi della Baiarda e, piegando a sinistra si scende al Rio Baiardetta, che si attraversa raggiungendo il Masso del Ferrante (452 m).
Si tratta di un roccione squadrato di serpentinite posto ai margini dell’alveo del Baiardetta. Prende il nome dall’alpinista che per primo lo salì in arrampicata artificiale.
Si aggira il masso lungo un sentierino a sinistra, poi ci si riporta nell’alveo del Rio Baiardetta, che si rimonta per pochi metri, fino ad un cartello che indica “sentiero per escursionisti esperti”. Si lascia a sinistra il sentiero Carlo Poggio e si piega a destra lungo il sentiero F1 che sale con alcuni lunghi tornanti alla base dell’impressionante parete del Diedro Gozzini. Il sentiero gira a sinistra e sale in diagonale attraversando un impluvio in genere secco, poi effettua due svolte giungendo all’inizio del tratto attrezzato con cavi metallici.
Si procede prima in direzione della Cresta Settentrionale, poi si piega a destra seguendo un’esile cengia che taglia la parete della Baiarda. Ci si porta nel canalone tra la Cresta Settentrionale e il bastione del Diedro Gozzini, dove terminano i cavi metallici. Il sentierino risale il canalone erboso raggiungendo poi l’ampia sella a monte della Baiarda (quota 699). Si gira a destra seguendo un sentiero che taglia in piano sul versante meridionale della cresta della Baiarda, fino alla Cappella omonima (1.45 – 2 ore).
sentiero carlo poggio
Si segue il percorso del Sentiero F1 fino al Masso del Ferrante. Si contorna il masso sulla destra, poi ci si riporta nell’alveo del Rio Baiardetta, ingombro di giganteschi massi. Giunti dall’altra parte del torrente si trova un bivio, dove bisogna lasciare a destra il segnavia bianco-rosso del Sentiero F1 per seguire a sinistra i segnavia del Sentiero Carlo Poggio (bandierine bianche con la scritta SCP in rosso). Si rientra nell’alveo del torrente in direzione di due evidenti ometti di pietre. Seguendo i segnavia si sale sul lato destro idrografico del vallone per un sentierino, procedendo parallelamente al sottostante rio, che forma belle cascate e piccole pozze.
Poco prima di un piccolo affluente proveniente dalla sovrastante Punta Martín, si piega bruscamente a sinistra salendo lungo la massima pendenza tra rocce, arbusti e radi pini. Più in alto i segnavia e gli ometti portano a destra, guadano il piccolo affluente e risalgono brevemente fino al filo del contrafforte sovrastante. Qui, in corrispondenza di un affioramento roccioso, si piega a sinistra e si risale per un breve tratto il contrafforte, in direzione dell’evidente torrione detto Corno Stella.
Il Corno Stella, chiamato così perchè replica in miniatura le forme del noto Corno Stella delle Alpi Marittime, si trova nella parte inferiore di un’interessante cresta rocciosa, detta Cresta Federici. Sulla cresta si svolge un percorso alpinistico (difficoltà PD+; passi di III+) che sale direttamente alla sovrastante Punta Martín.
Giunti al cartello che indica l’inizio della via alpinistica della Cresta Federici, il sentiero segnalato piega a destra e, tagliando in piano, attraversa un sassoso ruscello e si porta in breve sul Rio Baiardetta, poco a valle rispetto al gigantesco roccione detto Masso dell’Edera (637 m).
Da qui si può salire al Monte Penello risalendo fedelmente il Rio Baiardetta. Questo percorso, sconsigliato in caso di acqua abbondante, presenta passaggi di II per superare alcune balze con cascatelle oltre il Masso dell’Edera.
Attraversato il rio, si imbocca una mulattiera (muretto a secco), che sale dolcemente tra erba, rocce e arbusti. Si attraversano due boschetti, poi si prosegue in diagonale con belle viste sul vallone del Rio Baiardetta. Si raggiunge quindi la selletta a monte della Baiarda (quota 699) dove si incontrano i sentieri provenienti da Prà e dalla Colla di Prà. Piegando a destra si imbocca il sentiero quasi pianeggiante che, tagliando poco sotto alla cresta sommitale, raggiunge in breve la Cappella della Baiarda (703 m; 2 – 2.15 ore da Acquasanta).
Discesa
Ripercorrendo a ritroso il tratto finale delle varianti “b” e “c”, ci si porta alla selletta di quota 699, a monte del crestone della Baiarda. Qui, seguendo i segnavia bianco-rossi, si imbocca a destra un sentiero che si abbassa in una vallecola, poi attraversa l’alveo sassoso del neonato Rio Condotti. Il sentiero si trasforma in mulattiera, conservando a tratti il fondo acciottolato, e scende in diagonale tra erba e radi pini fino ad innestarsi su un costone percorso da un metanodotto. Poco più avanti si trova un bivio (località Moccio; 533 m).
Il vecchio segnavia FIE (quadrato rosso vuoto) continuava lungo la pista del metanodotto fino nei pressi della vetta del Bric Colla, quindi scendeva con vari tornanti su sterrata fino alla Colla di Prà.
Si abbandona la pista del metanodotto per scendere a destra lungo il Sentiero Frassati. Il sentierino, a tratti scalinato, perde quota rapidamente tra rocce e pini, poi guada il Rio Condotti e lo costeggia sul lato destro idrografico. Poco più in basso si riattraversa il rio e si continua lungo una mulattiera che scende in diagonale con altri tratti scalinati, con bella vista sulle cascatelle e pozze formate dal sottostante rio. Incontrato un sentiero proveniente da destra, si giunge ad una costruzione dell’acquedotto. Si gira a sinistra su un ampio sentiero, tagliando quasi in piano il fianco sinistro idrografico del vallone del Rio Condotti. Con una breve discesa nella boscaglia si raggiunge infine la Colla di Prà (318 m), dove transita la strada asfaltata che collega Prà con Acquasanta. Si gira a destra e, seguendo in discesa la ripida rotabile, si ritorna in pochi minuti alla stazione ferroviaria di Acquasanta.
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